Ulteriori misure in materia di trattamenti di integrazione salariale, in arrivo un nuovo decreto-legge

A cura di Giulia Spalazzi, Valentina Panettella e Francesca Tironi 

Durante la riunione del Consiglio dei Ministri del 15 giugno 2020, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, è stato approvato un decreto-legge che introduce ulteriori misure urgenti in materia di trattamento di integrazione salariale (D.L. n. 52 del 16 giugno 2020, che entrerà in vigore il 17 giugno 2020).

In particolare, al fine di evitare soluzioni di continuità nel ricorso agli ammortizzatori sociali, si prevede che i datori di lavoro che abbiano fruito del trattamento di integrazione salariale ordinario, straordinario o in deroga, per l’intero periodo precedentemente concesso e fino alla durata massima di quattordici settimane, potranno fruire delle ulteriori quattro settimane -contemplate dal D.L. Rilancio a partire dal 1° settembre in poi- anche anteriormente a tale data, fermo restando il limite della durata massima di diciotto settimane.

In tal modo è stato dunque risolto il problema per tutte quelle aziende che, avendo ricorso agli ammortizzatori sociali sin da marzo, risultano in procinto di terminare le cinque settimane successive alle iniziali nove. In assenza di un intervento, le stesse avrebbero dovuto attendere settembre per richiedere le ulteriori finali quattro settimane.

Il decreto, inoltre, con riferimento ai datori di lavoro che abbiano erroneamente presentato la domanda per trattamenti diversi da quelli a cui avrebbero avuto diritto o comunque con errori od omissioni che ne abbiano impedito l’accettazione, riconosce a costoro la possibilità di ripresentare correttamente la domanda entro trenta giorni dalla comunicazione dell’errore nella precedente istanza da parte dell’amministrazione di riferimento, a pena di decadenza, anche nelle more della revoca dell’eventuale provvedimento di concessione emanato dall’amministrazione competente.

In aggiunta, è prevista una proroga dal 15 luglio al 15 agosto 2020 dei termini per la presentazione delle istanze di regolarizzazione di cui all’art. 103 del D.L. n. 34 del 19 maggio 2020, e dal 30 giugno al 31 luglio 2020 quelli per la presentazione delle domande per il Reddito di emergenza.

In sede di incontro, infine, i maggiori esponenti delle parti sociali presenti sul territorio nazionale, hanno proposto l’estensione del blocco dei licenziamenti fino alla fine dell’anno, tale istanza, però, non ha per il momento trovato accoglimento da parte del Governo.

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