A cura di Fabrizio Cascinelli, Giovanni Stefanin e Mario Zanin
Regolamento prospetto
Esenzione dall’obbligo di pubblicare un prospetto completo
Documento di consultazione della Commissione europea.
Commission Delegated Regulation (EU) …/… of XXX supplementing Regulation (EU) 2017/1129 of the European Parliament and of the Council as regards the minimum information content of the document to be published for a prospectus exemption in connection with a takeover by means of an exchange offer, a merger or a division
La Commissione europea ha pubblicato, in data 16 giugno 2020, sul proprio sito internet un documento di consultazione, dal titolo “Commission Delegated Regulation (EU) …/… of XXX supplementing Regulation (EU) 2017/1129 of the European Parliament and of the Council as regards the minimum information content of the document to be published for a prospectus exemption in connection with a takeover by means of an exchange offer, a merger or a division”.
Si tratta della bozza di Regolamento delegato elaborata dalla Commissione europea ai sensi del paragrafo 7 dell’art. 1 “Oggetto, ambito d’applicazione ed esenzioni” del Regolamento (UE) 2017/1129 relativo al prospetto da pubblicare per l’offerta pubblica o l’ammissione alla negoziazione di titoli in un mercato regolamentato (cd. Regolamento Prospetto).
In particolare, il Regolamento delegato è volto a integrare il Regolamento Prospetto con le disposizioni riguardanti l’esenzione dall’obbligo di pubblicazione di un prospetto completo in caso di offerta pubblica e ammissione alla negoziazione in un mercato regolamentato di titoli offerti in occasione di un’acquisizione mediante offerta pubblica di scambio e titoli offerti, assegnati o da assegnare in occasione di una fusione o scissione.
L’esenzione dalla pubblicazione di un prospetto completo – per i casi sopra richiamati – è prevista per facilitare gli investimenti transfrontalieri e aiutare la crescita delle imprese dell’UE attraverso una procedura più snella per le imprese emittenti che possono limitarsi a pubblicare in forma elettronica sul sito web (alternativamente dell’emittente, dell’offerente o del soggetto che chiede l’ammissione alla negoziazione in un mercato regolamentato oppure degli intermediari finanziari che provvedono al collocamento o alla vendita dei titoli oppure del mercato regolamentato in cui è chiesta l’ammissione alla negoziazione) un documento contenente informazioni relative all’operazione e al suo impatto sull’emittente.
Nello specifico, con la bozza di Regolamento delegato, la Commissione propone le informazioni minime che l’emittente deve includere in tale documento, al fine di permettere a tutti gli investitori di effettuare scelte di investimento informate.
E’ possibile fornire commenti alla consultazione entro il 14 luglio 2020.
Finanza sostenibile
Norma UE per le obbligazioni verdi (Green Bond Standard)
Documento di consultazione della Commissione europea.
Targeted consultation document. Establishment of an EU Green bond standard
La Commissione europea ha pubblicato il 12 giugno 2020, sul proprio sito internet, un documento di consultazione dal titolo “Targeted consultation document. Establishment of an EU Green bond standard”.
Si tratta di un documento strutturato sotto forma di questionario attraverso il quale la Commissione europea intende ricevere feedback da parte di tutti i portatori di interesse ai fini dell’istituzione di una norma UE per le cd. “obbligazioni verdi” (EU Standard for Green bond), la cui adozione è prevista per il primo trimestre 2021.
Tale intervento si inserisce all’interno del “Piano d’azione per finanziare la crescita sostenibile” definito dall’Autorità nel marzo 2018 e volto a indirizzare i flussi di capitale verso gli investimenti sostenibili, gestire i rischi finanziari derivanti dal cambiamento climatico e da altre questioni ambientali e sociali, promuovere una maggiore trasparenza nonché una prospettiva a lungo termine per le attività economiche e finanziarie.
La Commissione sottolinea, infatti, la necessità di norme uniformi nell’UE per sostenere e incentivare l’emergere di un mercato delle obbligazioni verdi di elevata qualità e di ampia portata dal momento che tali strumenti sono diventati sempre più popolari tra gli investitori che intendono contribuire a finanziare la transizione verso un’economia sostenibile dal punto di vista ambientale e risultano determinanti per il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo, definito dalla Commissione nel dicembre 2019.
Inoltre, le obbligazioni verdi avranno un ruolo di primo piano nel liberare il potenziale del settore privato per affrontare i cambiamenti climatici e promuovere una ripresa economica sostenibile dopo la pandemia da Covid-19.
Pertanto, attraverso la consultazione, la Commissione intende identificare ciò che l’UE e i suoi Stati membri possono fare per sostenere e incentivare l’emergere di un mercato delle obbligazioni verdi di elevata qualità e di ampia portata; il questionario verte su aspetti tecnici legati alla definizione della norma UE per le obbligazioni verdi (Sezione I) e sul ruolo delle obbligazioni sociali in risposta dell’attuale crisi pandemica dovuta al Covid-19 (Sezione II).
La decisione sul valore aggiunto di una norma UE per le obbligazioni verdi sarà adottata nell’ambito della strategia rinnovata in materia di finanza sostenibile, riguardo alla quale è in corso una consultazione che resterà aperta fino al 15 luglio 2020 (“Consultation on the renewed sustainable finance strategy”).
È possibile fornire commenti alla Commissione entro il 2 ottobre 2020.
Targeted Consultation document. Establishment of an EU green bond standard
Ibor transition
Transizione dall’EONIA all’ €STR
Recommendation by the Working group on euro risk‐free rates on swaptions affected by the Central Clearing Counterparties’ discounting transition from EONIA to the €STR
A seguito della consultazione tenutasi tra marzo e aprile 2020, la Banca Centrale Europea (BCE) ha pubblicato il 16 giugno 2020, sul proprio sito internet, il documento del Working group on euro risk-free rates, dal titolo “Recommendation by the Working group on euro risk‐free rates on swaptions affected by the Central Clearing Counterparties’ discounting transition from EONIA to the €STR”.
Si tratta, in particolare, di una Raccomandazione riguardante la transizione, prevista per il 27 luglio 2020, dall’EONIA (Euro OverNight Index Average – tasso di interesse medio di riferimento nelle operazioni a brevissima scadenza) al nuovo tasso di interesse di riferimento su prestiti a breve termine denominati in euro, il cd. “€STR”, con riferimento ai prodotti swaption (contratti derivati che hanno per sottostante un contratto swap).
Tali contratti sono regolati a livello bilaterale tra le parti e non sono compensati mediante una Cassa di compensazione (Central Counterparty Clearing House – CCP); tuttavia, molto spesso il valore di regolamento (settlement value) di tale tipologia di contratti dipende dal tasso di sconto (discount rate) applicato dalle CCP, che sarà oggetto di modifica in vista della transizione dall’EONIA verso il nuovo tasso €STR. Di conseguenza, il valore di regolamento di tali swaption potrebbe subire delle variazioni nel caso in cui la data di esercizio (exercise date) di tali contratti fosse successiva a quella di transizione dei tassi di sconto delle CCP.
Pertanto, al fine di garantire una transizione agevole dall’EONIA all’€STR, il Working group on euro risk-free rates ha formulato una specifica Raccomandazione riguardante la compensazione volontaria tra le controparti del contratto di swaption (come richiesto per i contratti compensati mediante CCP) dovuta al cambio di valore di tale tipologia di contratti per effetto della transizione verso il tasso €STR.
In particolare, alla luce dei vari feedback ricevuti durante la consultazione, non viene indicata una specifica modalità di compensazione volontaria ma sono, invece, identificate le varie potenziali modalità di implementazione della stessa.
Obblighi di trasparenza degli emittenti
Formato elettronico unico di comunicazione
Final Report on the draft RTS amending Delegated Regulation (EU) 2019/815 as regards the 2020 update of the taxonomy laid down in the RTS on ESEF
L’Autorità Europea degli Strumenti finanziari e dei Mercati (ESMA) ha pubblicato, in data 18 giugno 2020, sul proprio sito internet, il documento dal titolo “Final Report on the draft RTS amending Delegated Regulation (EU) 2019/815 as regards the 2020 update of the taxonomy laid down in the RTS on ESEF”.
Si tratta, in particolare della bozza finale di norme tecniche di regolamentazione volte a modificare gli Allegati I e VI del Regolamento delegato (UE) 2019/815 relativo al formato elettronico unico di comunicazione che gli emittenti i cui valori mobiliari sono ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato sono tenuti ad utilizzare per redigere le relazioni finanziarie annuali.
Le modifiche proposte – per le quali l’ESMA ha ritenuto di non svolgere una consultazione – sono volte ad aggiornare la tassonomia IFRS (International Financial Reporting Standard) sulla quale si basa la marcatura delle informazioninelle relazioni finanziarie annuali degli emittenti con la versione più recente resa disponibile dalla Fondazione IFRS a marzo 2020; tale tassonomia sarà obbligatoria per la redazione delle relazioni finanziarie annuali riferite agli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2021 o successivamente.
Il Final Report è stato sottoposto alla Commissione europea che avrà tre mesi di tempo per decidere se approvare il Regolamento delegato.
Disciplina prudenziale
Membri del personale con un impatto sostanziale sul profilo di rischio dell’ente
Final report on draft regulatory technical standards on criteria to define managerial responsibility and control functions, a material business unit and a significant impact on its risk profile, and categories of staff whose professional activities have a material impact on an institution’s risk profile
L’Autorità Bancaria Europe (EBA) ha pubblicato, in data 18 giugno 2020, sul proprio sito internet il documento, dal titolo “Final report on draft regulatory technical standards on criteria to define managerial responsibility and control functions, a material business unit and a significant impact on its risk profile, and categories of staff whose professional activities have a material impact on an institution’s risk profile”.
Si tratta, in particolare, della bozza finale di norme tecniche di regolamentazione elaborate da EBA ai sensi dell’art. 94 “Elementi variabili della remunerazione” della Direttiva 2013/36/UE sulla vigilanza prudenziale degli enti creditizi e delle imprese di investimento (cd. CRD IV), come modificata dalla Direttiva (UE) 2019/878 (cd. CRD V).
Nello specifico, tali norme stabiliscono i criteri per individuare i membri del personale le cui attività professionali hanno un impatto sostanziale sul profilo di rischio dell’ente (cd. “risk takers”); a tal fine, EBA ha individuato i criteri quali-quantitativi armonizzati per definire:
- le responsabilità manageriali dei membri del personale e le funzioni di controllo;
- l’unità operativa/aziendale rilevante e l’impatto significativo sul profilo di rischio dell’unità operativa/aziendale in questione; e
- le altre categorie di personale le cui attività professionali hanno un impatto sostanziale sul profilo di rischio dell’ente.
Si precisa, infine, che a partire dal 28 dicembre 2020 sarà abrogato l’attuale Regolamento delegato (UE) n. 604/2014 sui criteri quali-quantitativi adeguati per identificare le categorie di personale le cui attività professionali hanno un impatto sostanziale sul profilo di rischio dell’ente.
Il Final Report è stato sottoposto alla Commissione europea.
Disciplina prudenziale
Notifica per il regime del passaporto europeo
Final draft amending Regulatory Technical Standards and Implementing Technical Standards on Passport Notifications under Articles 35, 36 and 39 of Directive 2013/36/EU
L’Autorità Bancaria Europea (EBA) ha pubblicato, in data 18 giugno 2020, sul proprio sito internet un documento riguardante la notifica di passaporto che un ente creditizio deve effettuare qualora intenda stabilire una succursale o esercitare per la prima volta la propria attività in un altro Stato membro, dal titolo “Final draft amending Regulatory Technical Standards and Implementing Technical Standards on Passport Notifications under Articles 35, 36 and 39 of Directive 2013/36/EU”.
Nello specifico, tale documento – elaborato da EBA ai sensi degli artt. 35 “Obbligo di notifica e interazione tra autorità competenti”, 36 “Inizio delle attività” e 39 “Procedura di notifica” della Direttiva 2013/36/UE sulla vigilanza prudenziale degli enti creditizi e delle imprese di investimento Direttiva (cd. CRD IV) – contiene le bozze finali di norme tecniche di regolamentazione e di norme tecniche di implementazione che apportano, rispettivamente, modifiche al:
- Regolamento delegato (UE) n. 1151/2014 della Commissione, del 4 giugno 2014, che integra la CRD IV per quanto riguarda norme tecniche di regolamentazione relative alle informazioni da notificare nell’esercizio del diritto di stabilimento e della libera prestazione di servizi;
- Regolamento di esecuzione (UE) n. 926/2014 della Commissione, del 27 agosto 2014, che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda formati standard, modelli e procedure per le notifiche relative all’esercizio del diritto di stabilimento e della libera prestazione di servizi ai sensi della CRD IV.
Le modifiche proposte – che riguardano sia la granularità delle informazioni che l’ente creditizio deve fornire nella notifica, sia il formato da utilizzare per la presentazione e la trasmissione della stessa – sono volte a migliorare la qualità e la coerenza (i) delle informazioni fornite dall’ente creditizio all’autorità competente del paese di origine nell’ambito della procedura di notifica nonché (ii) delle informazioni trasmesse tra le autorità competenti del paese di origine e del paese ospitante.
Il Final Report è stato sottoposto alla Commissione europea.
Antiriciclaggio
Paesi terzi ad alto rischio
Regolamento delegato (UE) 2020/855 della Commissione, del 7 maggio 2020, recante modifica del Regolamento delegato (UE) 2016/1675
Sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 19 giugno 2020 è stato pubblicato il “Regolamento delegato (UE) 2020/855 della Commissione, del 7 maggio 2020, recante modifica del Regolamento delegato (UE) 2016/1675 che integra la Direttiva (UE) 2015/849 del Parlamento europeo e del Consiglio, per quanto riguarda l’aggiunta di Bahamas, Barbados, Botswana, Cambogia, Ghana, Giamaica, Maurizio, Mongolia, Myanmar/Birmania, Nicaragua, Panama e Zimbabwe nella tabella di cui al punto I dell’allegato e il depennamento dalla stessa tabella di Bosnia Erzegovina, Etiopia, Guyana, Repubblica democratica popolare del Laos, Sri Lanka e Tunisia”.
Il Regolamento delegato modifica il punto I relativo all’elenco dei “Paesi terzi ad alto rischio che hanno preso per iscritto un impegno politico ad alto livello a rimediare alle carenze individuate e che hanno elaborato con il GAFI un piano d’azione” dell’Allegato del Regolamento delegato (UE) 2016/1675 integrativo della Direttiva (UE) 2015/849 (cd. IV Direttiva AML).
In particolare, ai fini dell’allineamento con gli elenchi pubblicati dal GAFI, sono stati aggiunti a tale elenco i seguenti paesi: Bahamas, Barbados, Botswana, Cambogia, Ghana, Giamaica, Maurizio, Mongolia, Myanmar/Birmania, Nicaragua, Panama e Zimbabwe e sono stati, invece, cancellati i seguenti: Bosnia Erzegovina, Etiopia, Guyana, Repubblica democratica popolare del Laos, Sri Lanka e Tunisia.
Il Regolamento delegato entra in vigore il 9 luglio 2020 ed è direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri; tuttavia, i paesi terzi aggiunti sono da considerarsi ad alto rischio (articolo 2) dal 1° ottobre 2020.
Regolamento delegato (UE) 2020/855 della Commissione
Blockhain & Dlt
Strategia italiana per Blockchain e Registri distribuiti
Consultazione pubblica del Ministero dello Sviluppo Economico.
Proposte per la Strategia italiana in materia di tecnologie basate su registri condivisi e Blockchain
Il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha pubblicato, in data 18 giugno 2020, un documento di consultazione sulla “Strategia italiana in materia di tecnologie basate su registri condivisi e Blockchain”.
L’Italia, infatti, ha già maturato esperienze nell’esplorare le possibili applicazioni legate alla Blockchain sia nel settore Fintech che a supporto dell’industria e dei servizi e, pertanto, necessita di una strategia nazionale che sia in grado di favorire lo sviluppo di regolamentazioni che rendano possibile l’adozione di tali nuove applicazioni da parte delle imprese, della pubblica amministrazione e dei cittadini.
Per tale motivo il MISE ha selezionato un gruppo di esperti per fornire un quadro della situazione attuale ed elaborare delle proposte di linee guida da seguire per permettere lo sviluppo e la diffusione a livello nazionale delle tecnologie basate sui registri condivisi e, in particolare, della Blockchain.
Tali proposte, che mirano a definire il contesto di riferimento della strategia nazionale per la Blockchain e i registri distribuiti, sono volte a raggiungere i seguenti obiettivi:
- dotare l’Italia di un quadro regolamentare competitivo nei confronti degli altri paesi;
- incrementare gli investimenti, pubblici e privati, nella Blockchain/DLT e nelle tecnologie correlate;
- proporre campi applicativi della tecnologia al fine di indirizzare correttamente i possibili investimenti, in coerenza con i settori chiave dell’economia italiana;
- migliorare l’efficienza e l’efficacia nell’interazione con la pubblica amministrazione tramite l’adozione del principio Once-Only e della decentralizzazione;
- favorire la cooperazione europea ed internazionale tramite adozione della comune infrastruttura europea da parte dell’EBSI (European Blockchain Systems Infrastucture);
- utilizzare la tecnologia per favorire la transizione verso modelli di economia circolare, in linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile;
- promuovere l’informazione e la consapevolezza della Blockchain/DLT tra i cittadini.
A tal fine, vengono esposte, con il documento di consultazione, le raccomandazioni che si ritengono necessarie a favorire una adozione di massa di queste tecnologie, indicando priorità e direzioni su cui focalizzare sostegno finanziario, attività formativa ed informativa, definizione e sviluppo del quadro regolamentare tenendo conto dei possibili scenari evolutivi di questa tecnologia.
Più nel dettaglio, la parte iniziale del documento introduce la materia e spiega gli obiettivi delle proposte (visione e obiettivi), mentre la parte più corposa del documento (Raccomandazioni) espone le raccomandazioni proposte per lo sviluppo e l’adozione di tecnologie per blockchain e registri distribuiti.
E’ possibile fornire il proprio contributo al documento di consultazione entro il giorno 20 luglio 2020; al termine del periodo di consultazione il Governo completerà la redazione della strategia nazionale per Blockchain e registri distribuiti.
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