A cura di Annalisa Di Ruzza, Guido Ajello e Edoardo Ferrero
Dopo i proclami dei mesi scorsi, amplificati dall’emergenza epidemiologica in atto, la Commissione europea ha indetto un bando per l’erogazione di finanziamenti nell’ambito del programma Horizon 2020 riconducibile al Green Deal europeo.
Come noto, il Green Deal europeo è un piano d’azione finalizzato a ripristinare la biodiversità, ridurre l’inquinamento e promuovere l’uso efficiente delle risorse, gestendo la transizione verso un’economia di tipo circolare. Più precisamente, il piano si compone di investimenti e di strumenti di finanziamento che devono essere utilizzati in modo da garantire una trasformazione equa e inclusiva.
In questa prospettiva si inserisce il bando Horizon Green Deal, che costituisce una misura del valore complessivo di 1 miliardo di euro, stanziato dall’Unione Europea per finanziare progetti di ricerca e innovazione, al fine di fronteggiare la crisi climatica e contribuire a proteggere gli ecosistemi e la biodiversità in Europa, dando impulso alla ripresa economica a seguito della crisi arrecata dal coronavirus.
È l’ultimo dei bandi che rientrano nel programma Horizon 2020 e si differenzia dai precedenti poiché mira ad ottenere risultati incisivi già nel breve e medio periodo, pur perseguendo una visione di cambiamento a lungo termine.
Le procedure che rientrano nel bando sono venti e riguardano diversi settori di interesse per le tematiche ambientali, tra i quali: gli investimenti in tecnologie, il sostegno all’innovazione industriale, la biodiversità ed ecosistemi, l’introduzione di forme di mobilità più sostenibili, la decarbonizzazione del settore energetico, il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, la collaborazione con partner internazionali e l’implementazione della c.d. economia della conoscenza.
Le procedure sono aperte a tutti i soggetti giuridici riconosciuti dagli ordinamenti degli Stati membri che hanno aderito al programma, compresa l’Italia.
I budget stanziati per ciascun progetto variano a seconda della complessità dell’oggetto da un minimo di tre ad un massimo di venti milioni all’incirca. In considerazione anche della rilevanza dell’importo, le procedure possono talvolta richiedere la partecipazione in forma plurima attraverso l’aggregazione con soggetti aventi sede in altri Stati membri.
Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è stabilito per il 26 gennaio 2021 ed è prevedibile che le selezioni si concludano nei mesi finali dello stesso anno.
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