Weekly Newsalert | Financial Regulatory Outlook

A cura di Fabrizio Cascinelli, Giovanni Stefanin e Mario Zanin

Governo societario sostenibile

Integrazione della sostenibilità nel governo societario delle imprese

Consultazione della Commissione europea in materia di governo societario sostenibile

La Commissione europea ha pubblicato, in data 26 ottobre 2020, un documento di consultazione dal titolo “Consultation Document. Proposal for an Initiative on Sustainable Corporate Governance”.

Si tratta di una iniziativa – sulla quale l’Autorità ha già condotto una valutazione d’impatto tra luglio e ottobre 2020 – che si inserisce nell’ambito dell’azione prevista nel Green Deal europeo circa l’integrazione della sostenibilità in tutte le politiche dell’UE e, quindi, anche nel quadro del governo societario delle imprese.

In particolare, l’intenzione della Commissione è che le imprese possano concentrarsi sulla creazione di valore responsabile e sostenibile a lungo termine piuttosto che sui benefici a breve termine, gestendo meglio le questioni legate alla sostenibilità nelle loro attività e catene di valore per quanto riguarda i diritti sociali e umani, i cambiamenti climatici, l’ambiente, ecc.

Inoltre, l’Autorità ritiene che operare in modo sostenibile contribuirà alla ripresa post COVID-19 e allo sviluppo e alla resilienza a lungo termine delle imprese.

Attraverso la consultazione – strutturata sottoforma di questionario – la Commissione intende raccogliere i pareri da parte di un’ampia gamma di interlocutori tra cui le imprese (di tutti i settori e dimensioni, comprese le società di paesi terzi attive nel mercato dell’UE) e i loro dirigenti, gli investitori, le associazioni ambientaliste, i sindacati e le organizzazioni non governative che rappresentano gli interessi di altri portatori di interessi e le autorità pubbliche eventualmente coinvolte nel monitoraggio e nell’applicazione delle nuove norme.

Sulla base dei feedback ricevuti la Commissione valuterà un’eventuale iniziativa sul governo societario sostenibile.

È possibile partecipare alla consultazione fino all’8 febbraio 2021.

Consultazione sul governo societario sostenibile

Politiche di remunerazione degli enti

Revisione degli Orientamenti EBA

Avviata consultazione EBA per la revisione degli Orientamenti in materia di politiche di remunerazione del 2016

EBA ha pubblicato, in data 29 ottobre 2020 un documento di consultazione dal titolo “Consultation Paper on draft Guidelines on sound remuneration policies under Directive 2013/36/EU”.

Si tratta di un documento di consultazione con il quale EBA propone una revisione complessiva degli “Orientamenti su sane politiche di remunerazione ai sensi dell’articolo 74, paragrafo 3, e dell’articolo 75, paragrafo 2, della direttiva 2013/36/UE e sull’informativa ai sensi dell’articolo 450 del regolamento (UE) n. 575/2013” del 2016.

Tali Orientamenti, elaborati ai sensi dell’articolo 74 “Governance interna e piani di risanamento e risoluzione” e 75 “Vigilanza sulle politiche di remunerazione” della Direttiva 2013/36/UE (CRD IV), specificano gli obblighi in materia di politiche di remunerazione applicabili a tutto il personale degli enti e gli obblighi specifici che gli enti sono tenuti a osservare per quanto riguarda le politiche di remunerazione e gli elementi variabili della remunerazione del personale più rilevante.

Più nel dettaglio, le modifiche proposte in sede di revisione sono volte a tenere in considerazione le novità introdotte in materia di politiche di remunerazione dalla Direttiva (UE) 2019/878 sui requisiti patrimoniali (CRD V).

Tra le novità si segnala, in particolare, la necessità per le istituzioni di implementare solide politiche retributive che siano neutrali rispetto al genere per tutto il personale e per il personale le cui attività professionali hanno un impatto sostanziale sul profilo di rischio dell’ente.

La revisione degli Orientamenti chiarisce anche la modalità con cui applicare il quadro per la remunerazione su base consolidata alle imprese di investimento e agli altri istituti finanziari soggetti a uno specifico sistema di remunerazione (per esempio, le imprese soggette alla Direttiva per gli organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (UCITS), alla Direttiva per i gestori di fondi di investimento alternativi (AIFMD) o alla Direttiva sulle infrastrutture del mercato finanziario (MiFID)) che non saranno più soggetti al cosiddetto “bonus cap”.

La consultazione si concluderà il 29 gennaio 2021.

Consultation Paper on Draft Guidelines on sound remuneration policies under Directive 2013/36/EU

Mercato di crescita per le PMI

Norme integrative del Regolamento MAR

Bozze finali di norme tecniche di regolamentazione (RTS) e norme tecniche di attuazione (ITS)

Ad esito della consultazione tenutasi tra maggio e luglio 2020, ESMA ha pubblicato, in data 29 ottobre 2020, la versione finale del documento di consultazione, dal titolo “Final Report on the amendments to the Market Abuse Regulation for the promotion of the use of SME Growth Markets”.

Si tratta di un documento contenente le bozze finali di norme tecniche di regolamentazione (RTS) e di norme tecniche di attuazione (ITS) elaborate da ESMA ai sensi delle deleghe introdotte nel Regolamento MAR (Regolamento (UE) 596/2014 relativo agli abusi di mercato) dal Regolamento (UE) 2019/2115 riguardante la promozione dell’uso dei mercati di crescita per le PMI.

In particolare, il Regolamento (UE) 2019/2115 ha modificato il Regolamento MAR prevedendo specifiche norme – applicabili dal 1° gennaio 2021 – in materia di contratti di liquidità e di compilazione degli elenchi delle persone aventi accesso a informazioni privilegiate per i mercati di crescita per le PMI.

Pertanto, ESMA ha elaborato:

  • norme tecniche di regolamentazione (cd. RTS on liquidity contracts) ai sensi dell’articolo 13 “Prassi di mercato ammesse” del MAR riguardanti il modello contrattuale che gli emittenti di strumenti finanziari ammessi alla negoziazione in un mercato di crescita per le PMI devono utilizzare ai fini della stipula di un contratto di liquidità per le loro azioni; l’RTS specifica gli elementi del contratto di liquidità, le disposizioni riguardanti il fornitore della liquidità e la performance del contratto nonché gli obblighi di trasparenza dell’emittente verso il mercato;
  • norme tecniche di attuazione (cd. ITS on insider list) ai sensi dell’articolo 18 “Elenchi delle persone aventi accesso a informazioni privilegiate” del MAR che stabiliscono il formato degli elenchi delle persone aventi accesso a informazioni privilegiate che gli emittenti i cui strumenti finanziari sono ammessi alla negoziazione in un mercato di crescita per le PMI devono implementare con riferimento a tutti coloro con i quali esiste un rapporto di collaborazione professionale, anche sulla base di un contratto di lavoro dipendente, o che comunque svolgono determinati compiti tramite i quali hanno accesso alle informazioni privilegiate (quali consulenti, contabili o agenzie di rating del credito).

Il documento è stato sottoposto alla Commissione europea per l’adozione.

Final Report on the amendments to the Market Abuse Regulation for the promotion of the use of SME Growth Markets

Emergenza COVID-19

Misure di sostegno per la stabilità dei mercati bancari e finanziari

Rinnovo dell’obbligo di trasparenza supplementare per le posizioni nette corte

ESMA ha pubblicato, in data 28 ottobre 2020, la “Decisione del 16 settembre 2020 di imporre nuovamente alle persone fisiche o giuridiche che detengono posizioni corte nette in relazione al capitale azionario emesso da società le cui azioni sono ammesse alla negoziazione in un mercato regolamentato, l’obbligo di notifica alle autorità competenti in caso di superamento di una determinata soglia  temporaneamente ridotta, ai sensi dell’articolo 28, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) n. 236/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio”.

Si tratta della Decisione intrapresa da ESMA – in linea di continuità con la Decisione 2020/525 del 16 marzo 2020 e con la Decisione 2020/1123 del 10 giugno 2020 – di rinnovare l’obbligo di trasparenza temporaneo supplementare in capo alle persone fisiche e giuridiche che abbiano una posizione corta netta in relazione al capitale azionario emesso da una società le cui azioni sono ammesse alla negoziazione in un mercato regolamentato (in applicazione dell’art. 28 del Regolamento (UE) 236/2012 in materia di short selling).

Nel dettaglio, ESMA prevede la riduzione per ulteriori tre mesi del livello di soglia per la notifica alle Autorità nazionali competenti delle posizioni corte nette detenute;in particolare, l’obbligo di notifica scatta se la posizione raggiunge o scende al di sotto della soglia dello 0,1% del capitale azionario emesso dalla società interessata e ad ogni 0,1 % al di sopra di tale soglia.

Si ricorda che la soglia di notifica attualmente vigente è pari allo 0,2% del capitale azionario emesso.

Il livello di soglia temporaneo non si applica, invece, (i) ai titoli azionari ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato quando la sede principale di negoziazione dei titoli si trova in un paese terzo, (ii) alle operazioni effettuate a causa di attività di supporto agli scambi (market making) e (iii) alle posizioni corte nette nell’ambito di un’operazione di stabilizzazione a norma del Regolamento (UE) n. 596/2014 sugli abusi di mercato.

L’obiettivo dell’Autorità è quello di preservare la stabilità dei mercati finanziari.

La presente Decisione e, quindi, l’obbligo di trasparenza supplementare è in vigore dal 18 settembre 2020 e si applica per un periodo di tre mesi, fino al 18 dicembre 2020.

Decisione ESMA del 16 settembre 2020

Emergenza COVID-19

Misure di sostegno per la stabilità dei mercati bancari e finanziari

Decreto Ristori

Nella Gazzetta Ufficiale n. 269 del 28 ottobre 2020 è stato pubblicato il Decreto-Legge n. 137 del 28 ottobre 2020 (cd. “Decreto Ristori”).

Il Decreto interviene con uno stanziamento di 5,4 miliardi di euro in termini di indebitamento netto e 6,2 miliardi in termini di saldo da finanziare, con l’obiettivo di “ristorare” le attività economiche interessate dalle misure restrittive del DPCM del 24 ottobre e di arginare ulteriormente il picco di contagi.

In particolare, il Decreto si compone di quattro Titoli:

Titolo I – “Sostegno alle imprese e all’economia”;

Titolo II – “Disposizioni in materia di lavoro”;

Titolo III – “Misure in materia di salute e sicurezza e altre disposizioni urgenti”;

Titolo IV – “Disposizioni finali”.

Tra le principali misure introdotte in materia di sostegno alle imprese e all’economia si segnalano, ad esempio, l’erogazione di contributi a fondo perduto da destinare agli operatori dei settori economici interessati dalle nuove misure restrittive; la sospensione delle procedure esecutive immobiliari nella prima casa; ulteriori misure a sostegno degli operatori turistici e della cultura; misure urgenti di sostegno all’export e al sistema delle fiere internazionali.

Relativamente alle disposizioni in materia di lavoro, si segnalano, ad esempio, il finanziamento della prosecuzione delle misure di sostegno al reddito per le conseguenze dell’emergenza epidemiologica; nuovi trattamenti di cassa integrazione ordinaria, assegno ordinario e cassa integrazione in deroga, disposizioni in materia di licenziamento, l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali per le aziende che non richiedono trattamenti di cassa integrazione; la sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione per i dipendenti delle aziende dei settori economici interessati dalle nuove misure restrittive (Art. 13); nuove misure in materia di reddito di emergenza (Art. 14); indennità per i lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo (Art. 15) e a favore dei lavoratori sportivi (Art. 17).

Il Decreto è in vigore dal 29 ottobre 2020 e sarà presentato alle Camere per la conversione in Legge.

Decreto-Legge n. 137 del 28 ottobre 2020

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Avv. Giovanni Stefanin

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