A cura di Francesco Pizzo e Federica Panzeri
Come noto, la Legge di bilancio 2020 (n. 160/2019) ha introdotto nel nostro ordinamento due nuove imposte di consumo di competenza dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: l’imposta sul consumo dei manufatti in plastica con singolo impiego o “MACSI” (meglio nota come “Plastic Tax”) e l’imposta sul consumo delle bevande edulcorate (anche nota come “Sugar Tax”).
Con la presente, si forniscono prime indicazioni sulle modifiche alle suddette imposte ipotizzate dal disegno di Legge di bilancio 2021 (nella versione resa pubblica al 14 novembre 2020), rimandando alle nostre precedenti Newsalert del 11 novembre 2019 e 16 gennaio 2020 per quanto non oggetto di modifica.
Con riferimento, alla Plastic Tax, anzitutto, sul piano sostanziale, risulterebbe essere meglio definito il concetto di “Macsi semilavorati” includendo esplicitamente tra questi le preforme.
Inoltre, verrebbe estesa la platea dei soggetti obbligati chiarendo che sono ricompresi anche coloro che vendono, a soggetti nazionali, Macsi prodotti da terzi in conto lavoro.
In merito agli adempimenti dei soggetti di imposta, dovrebbe essere aumentata la soglia trimestrale al di sotto della quale questi sono esonerati dagli obblighi di dichiarazione e versamento, soglia che passerebbe da 10 a 25 euro.
Sotto il profilo sanzionatorio, sarebbe prevista, poi, una generale mitigazione delle sanzioni amministrative irrogabili in caso di omesso o tardivo versamento dell’imposta e in caso di violazioni formali.
Come nella formulazione precedente, si rinvia ad un provvedimento dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per le modalità di attuazione dell’imposta, introducendo, però, tra gli altri, due punti che meriterebbero particolare attenzione, ovvero: la possibilità di determinare, anche in via forfettaria, i quantitativi di Macsi che contengono altre merci introdotti nel territorio dello Stato; la previsione di dati aggiuntivi da indicare nelle fatture di cessione/acquisto dei Macsi ai fini dell’imposta.
Naturalmente occorrerà attendere il provvedimento attuativo per comprendere meglio la portata di tali previsioni (ove confermate nella stesura finale della legge di bilancio 2021).
Infine, l’entrata in vigore dell’imposta dovrebbe essere differita dal 1° gennaio al 1° luglio 2021.
Di analogo tenore le modifiche ipotizzate per la Sugar Tax anche se più contenute.
Infatti, sotto il profilo sostanziale, anche in questo caso dovrebbe essere estesa la platea dei soggetti obbligati a coloro per conto dei quali le bevande sono ottenute dal fabbricante o dall’esercente l’impianto di condizionamento (i.e. ipotesi di bevande realizzate in conto lavoro). Di conseguenza, l’esigibilità dell’imposta dovrebbe sorgere, altresì, con la cessione delle bevande edulcorate da parte di tali soggetti.
Anche per la Sugar Tax è stata ipotizzata una generale mitigazione delle sanzioni amministrative irrogabili in caso di omesso o tardivo versamento dell’imposta e in caso di violazioni formali.
Infine, come per la Plastic Tax, la data di decorrenza dovrebbe essere posticipata al 1° luglio 2021.
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