A cura dell’Energy Team
Con ordinanze numero 00961/2021, 00951/2021, 00948/2021 e 00952/2021 pubblicate in data 25 gennaio 2021, il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha accolto le domande – proposte da diverse società operanti nel settore delle energie rinnovabili, in qualità di ricorrenti – di opposizione ai relativi decreti di perenzione dei giudizi incardinati presso il giudice amministrativo.
I ricorrenti avevano adito il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio per l’annullamento, nell’ambito del DL 91/2014, il c.d. “decreto Spalma-incentivi”, di due provvedimenti attuativi e in particolare del DM 16 ottobre 2014, recante l’approvazione delle modalità operative per l’erogazione da parte del Gestore dei Servizi Energetici – GSE S.p.A. delle tariffe incentivanti per l’energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici (in attuazione dell’art. 26, comma 2, del decreto Spalma-incentivi) e del DM del 17 ottobre 2014, recante i criteri per la rimodulazione degli incentivi dovuti agli gli impianti fotovoltaici (in attuazione dell’art. 26, comma 3 del predetto DL 91/2014).
I giudizi erano poi stati dichiarati estinti nello scorso ottobre 2020, in ragione della presunta decorrenza del termine quinquennale di perenzione.
Con atto di opposizione proposto ai sensi dell’articolo 85, comma 3, del Codice del Processo Amministrativo, i ricorrenti hanno però chiesto, per ogni giudizio incardinato, la revoca del decreto presidenziale di perenzione adottato dal giudice adito, sul presupposto che il termine di 180 giorni per il deposito della relativa istanza di fissazione dell’udienza non sarebbe scaduto in virtù del periodo di sospensione straordinaria dei termini processuali – tra l’8 marzo 2020 e il 15 aprile 2020 – previsto ai sensi dell’articolo 84, comma 1, del DL n. 18/2020, il cd. “decreto Cura Italia” (Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19).
In accoglimento di tali domande, il giudice adito ha quindi fissato l’udienza di discussione nel merito.
Si riapre dunque l’annosa querelle inerente ai provvedimenti attuativi del decreto Spalma-incentivi, dopo che la Suprema Corte di Cassazione e la Corte di Giustizia hanno confermato la legittimità del predetto DL 91/2014 e, in ogni caso, dopo gli esiti alterni degli arbitrati internazionali svolti sul punto.
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