PPA: breve overview sull’andamento del mercato europeo e nazionale

A cura dell’Energy Team

I Power Purchase Agreement (“PPA”) sono lo strumento di compravendita di energia da fonti rinnovabili che sta suscitando maggiore interesse tra gli operatori del settore da ormai diverso tempo.

L’esigenza avvertita dalla Commissione Europea, dai paesi membri e dall’Italia di implementare un quadro normativo specifico è uno degli indici più rilevanti dell’importanza di tale strumento.

In attesa che tale attività giunga a termine – attività che vede coinvolto PwC TLS unitamente agli enti e alle amministrazioni competenti – è utile comprendere sia quale sia stato l’andamento del mercato europeo e nazionale dei PPA nell’anno giunto al termine sia cosa ci si debba attendere da questo 2021.

Ebbene, dalle analisi svolte dagli analisti di mercato, risulta che l’implementazione dei PPA nel 2020 sia dipesa strettamente dalle vicende che hanno caratterizzato l’anno appena trascorso.

Tra la fine del primo ed inizio del secondo trimestre la pandemia ha infatti rallentato il forte sviluppo dei PPA, che ha però ripreso la sua corsa nei mesi estivi, per poi proseguire in modo pressoché uniforme fino al tramonto del 2020.

Già solo tali considerazioni consentono di comprendere che, nonostante l’emergenza sanitaria tutt’ora in atto, i numeri dei PPA nel 2020 sono stati eccellenti. Come indicato nel rapporto di Pexapark “2021 Market Outlook PPA European Market”, si registra infatti la stipula di contratti di compravendita di energia a lungo termine che sfiora i 10 GW. Si tratta di una soglia più che doppia rispetto a quella raggiunta nel 2019 e superiore di addirittura quattro volte rispetto ai risultati del 2016 e del 2017.

Numeri incoraggianti, questi, che fanno ben sperare per il futuro, anche al fine del raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione fissati dall’Unione Europea.

In tale contesto, la Spagna e il fotovoltaico sono stati il paese e la tecnologia maggiormente attiva, ma gli analisti di settore puntano, per il futuro, in particolare sull’eolico off-shore, appetibili in particolare dagli operatori di settore più strutturati e, in quanto tali, potenzialmente più abili a gestire la mole di rischi connessa ai PPA oltreché una pluralità di clienti. gestione del rischio molto sviluppate, in grado di gestire più di un cliente.

Con l’aumento di operazioni societarie straordinarie quali fusioni e acquisizioni, con l’ambizioso traguardo fissato dall’Europa al 2030 per la riduzione delle emissioni gas a effetto serra ed il conseguente sviluppo sostenibile e con l’altrettanto ambizioso Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, un ruolo sempre più rilevante e centrale lo avrà tale tipologia di contratto.

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