Approvato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: programma da 235 miliardi di euro per rilanciare l’economia italiana

A cura di Vitalba Passarelli, Giovanni Marra e Maria Lisa Centini

Il 30 aprile, dopo l’approvazione alla Camera e al Senato, il Governo Draghi ha inviato alla Commissione Europea il testo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), chiamato anche Recovery Plan, il documento con cui spiega come intende impiegare i finanziamenti che arriveranno dall’Unione Europea tramite il Next Generation EU (NGEU), chiamato anche Recovery Fund, il principale strumento comunitario, dal valore di 750 miliardi di euro, per contrastare la crisi economica provocata dalla pandemia da coronavirus.

Il PNRR, con una dote complessiva di circa 235 miliardi di euro, rappresenta un’importante occasione per accelerare la transizione ecologica e per rendere il sistema italiano più sostenibile nel lungo termine, tramite la progressiva decarbonizzazione di tutti i settori. Il Governo, pertanto, intende sviluppare una leadership tecnologica e industriale nelle principali filiere della transizione in modo equo ed inclusivo, contribuendo a ridurre il divario Nord-Sud e realizzando adeguate politiche di formazione. In particolare, il Piano intende favorire la formazione, la divulgazione e più in generale lo sviluppo di una cultura dell’ambiente che permei in tutti i comportamenti della popolazione.

La Commissione Europea è chiamata a valutare i Piani proposti dai vari Paesi e dovrà elaborare una proposta al Consiglio dell’Unione Europea per l’approvazione definitiva, che avverrà entro il prossimo 31 luglio. Tale proposta conterrà la scaletta degli interventi, con le tappe che ogni Paese dovrà raggiungere per l’erogazione dei fondi.

L’Italia è la prima beneficiaria, in valore assoluto, dei due principali strumenti di sostegno agli stati previsti dal NGEU: il Recovery and Resilience Facility (RRF) con una dote di oltre 191 miliardi di euro, che ha durata di sei anni (dal 2021 al 2026), e il Recovery Assistance for Cohesion and the Territories of Europe (REACT-EU), con una dote di circa 13 miliardi, concepito in un’ottica di più breve termine (2021-2022), al fine di aiutare i Paesi europei nella fase inziale di rilancio delle loro economie. Alle risorse europee si cumulano circa 31 miliardi derivanti da un fondo complementare stanziato dal Governo.

Il rilancio dell’Italia, delineato dal PNRR, si sviluppa attorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale.

La digitalizzazione e l’innovazione di processi, prodotti e servizi rappresentano un fattore determinante della trasformazione del Paese e caratterizzano ogni politica di riforma del Piano. Il Piano prevede l’implementazione di strategie volte a recuperare il ritardo accumulato in questo campo e promuovere gli investimenti in tecnologie, infrastrutture e processi digitali.

La transizione ecologica, come indicato dall’Agenda 2030 dell’ONU e dai nuovi obiettivi europei per il 2030, è alla base del nuovo modello di sviluppo italiano ed europeo e può costituire un importante fattore per accrescere la competitività del nostro sistema produttivo, incentivare l’avvio di attività imprenditoriali nuove e ad alto valore aggiunto e favorire la creazione di occupazione stabile.

L’inclusione sociale è fondamentale per migliorare la coesione territoriale, aiutare la crescita dell’economia e superare diseguaglianze profonde spesso accentuate dalla pandemia. Le tre priorità principali sono la parità di genere, la protezione e la valorizzazione dei giovani e il superamento dei divari territoriali. L’empowerment femminile e il contrasto alle discriminazioni di genere, l’accrescimento delle competenze, della capacità e delle prospettive occupazionali dei giovani, il riequilibrio territoriale e lo sviluppo del Mezzogiorno non sono univocamente affidati a singoli interventi, ma perseguiti quali obiettivi trasversali in tutte le componenti del PNRR.

Nel rispetto delle Linee guida della Commissione Europea, il PNRR si articola in 16 Componenti, raggruppate in 6 Missioni, articolate in linea con i 6 Pilastri del Regolamento RRF, tra i quali: transizione verde, trasformazione digitale, crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, coesione sociale e territoriale, salute e resilienza economica, sociale e istituzionale, politiche per le nuove generazioni, l’infanzia e i giovani. Di seguito presentiamo i contenuti di ciascuna missione ed il budget di risorse che verrà impiegato per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Composizione del PNRR per Missioni e Componenti (miliardi di euro), Fonte: Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. 

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