A cura di Francesco Pizzo e Federica Panzeri
L’entrata in vigore della “Plastic Tax” è stata ufficialmente rinviata al primo gennaio 2022 dal Decreto-legge “Sostegni bis” pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 123 del 25 maggio 2021.
In particolare, l’art. 9, comma terzo, del Decreto-legge n. 73 del 25 maggio 2021 (Misure urgenti connesse all’emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali) modifica l’art. 1, comma 652, della Legge di bilancio 2020 (n. 160/2019) stabilendo l’ulteriore differimento dell’entrata in vigore dell’imposta dal primo luglio 2021 al primo gennaio 2022.
Sul punto, ricordiamo che la Legge di bilancio 2020 ha introdotto nel nostro ordinamento l’imposta sul consumo dei manufatti in plastica con singolo impiego o “MACSI” (nota anche come “Plastic Tax”).
L’imposta va a colpire il consumo dei manufatti monouso realizzati con l’impiego, anche parziale, di materie plastiche che hanno, o sono destinati ad avere, funzione di contenimento, protezione, manipolazione o consegna di merci o di prodotti alimentari.
Soggetti obbligati al pagamento dell’imposta sono coloro che producono i MACSI nel territorio dello Stato ovvero che li introducono dall’estero (anche se contengono altri prodotti).
L’ammontare dell’imposta è fissato nella misura di 0,45 € per ogni chilogrammo di materia plastica (vergine) contenuta nei MACSI.
L’adozione della normativa di dettaglio concernente gli aspetti applicativi dell’imposta è demandata all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Attualmente i relativi provvedimenti sono stati resi disponibili sul relativo sito istituzionale solo in bozza.
Per approfondimenti sul tema, si rimanda alle nostre precedenti Newsalert:
Plastic Tax e Sugar Tax – Le proposte di modifica alla luce del disegno di Legge di bilancio 2021
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