A cura dell’Energy Team
L’Unione Europea, a partire dal 2019, ha inserito le Comunità energetiche tra le azioni previste per la transizione energetica nel pacchetto legislativo Energia pulita (Clean Energy Package o CEP).
Nello specifico, i principali riferimenti normativi sono stati la Direttiva sulle energie rinnovabili (Direttiva UE 2018/2001 o anche la “RED II”) e la Direttiva sul mercato interno dell’energia elettrica (Direttiva UE 2019/944).
Le scadenze per il recepimento a livello nazionale delle suddette direttive non sono state rispettate, ma è stato avviato il processo di recepimento attraverso la Legge di delegazione europea 2019-2020, approvata definitivamente il 20 aprile 2021.
Già definite approssimativamente dal Decreto Milleproroghe 2019 e in attesa del recepimento della Direttiva RED II, le Comunità energetiche, assieme ai gruppi di auto-consumatori, stanno vedendo la loro affermazione, dopo la Regione Piemonte, la Regione Liguria, la Regione Puglia, la Regione Calabria, la Regione Campania, la Regione Marche e la Regione Lazio, anche nella Regione Veneto.
Con il disegno di legge della Regione Veneto (DGR 17/DDL del 20 luglio 2021 – progetto di Legge n.82) (il “Disegno di Legge Veneto”), il legislatore regionale intende superare, come si legge nell’atto, “l’utilizzo del petrolio e dei suoi derivati” per favorire “la produzione e lo scambio” di energie da fonti rinnovabili, ma anche nuove forme di efficientamento.
Il Disegno di Legge Veneto prevede, inter alia, uno stanziamento di Euro 550.000 e specifica che le comunità energetiche:
- potranno condividere la generazione e il consumo di energia tra i propri membri;
- potranno partecipare alla distribuzione, alla fornitura, al consumo, all’aggregazione, allo stoccaggio dell’energia, ai servizi di efficienza energetica, o fornire altri servizi energetici agli stessi membri o soci, con l’obiettivo primario di fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai suoi membri o alle aree locali in cui opera;
- potranno stipulare convenzioni con l’ARERA, al fine di ottimizzare la gestione e l’utilizzo delle reti e l’accesso non discriminatorio ai mercati dell’energia;
- dovranno produrre almeno una quota pari al 60% da destinare all’autoconsumo.
Il Disegno di Legge Veneto, inoltre, istituisce un tavolo tecnico in cui saranno coinvolti i maggiori operatori del mercato (distributori, ANCI, associazioni ambientali e associazioni di categoria) al fine di poter lavorare insieme verso l’obiettivo della riduzione dei consumi regionali.
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Tommaso Tomaiuolo
PwC TLS Avvocati e Commercialisti
Partner