PwC TLS, in collaborazione con la piattaforma FAST contributi, presenta una selezione di opportunità (bandi e agevolazioni) rivolte alle imprese
Principali Misure a livello Nazionale
Bando Made
Lo scorso 21 gennaio è stata deliberata l’apertura di una nuova fase competitiva, con termine previsto per l’11 marzo 2022. La dotazione finanziaria disponibile ammonta a 750.000 euro.
Per una descrizione completa della misura, si rimanda all’edizione di marzo della presente newsletter.
Scadenza: 11/03/2022
Bando MedITech: Bando per la selezione di progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in tema di tecnologie abilitanti 4.0
Il Centro di Competenza ad alta specializzazione MedITech (Consorzio MedITech – Mediterranean Competence Centre 4 Innovation) è istituito nelle Regioni Campania e Puglia, con lo scopo di favorire il trasferimento di soluzioni tecnologiche e l’innovazione nei processi, nei prodotti e nei modelli di business derivanti dallo sviluppo, adozione e diffusione delle tecnologie in ambito 4.0, in coerenza con il quadro degli interventi del Piano nazionale Industria 4.0.
Il bando intende supportare la realizzazione di progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale inerenti alle linee tecnologiche prioritarie riferite ai dieci settori di interesse di MedITech: Aerospace; Agrifood; Automotive; Civil Construction; Energy; ICT & Services; Pharma/Healthcare; Railways; Shipbuilding; Covid – 19 & Beyond.
Scopo di ciascun progetto deve essere la realizzazione di un prodotto, servizio, processo, modello di business industrialmente utile, prevedendo un livello di maturità tecnologica (“Technology Readiness Level” o “TRL”14) in un intervallo tra TRL 5 e TRL 8 e raggiungendo, comunque, al termine delle attività un livello pari almeno a TRL 7.
Sono ammesse al bando le mPMI, in forma singola o aggregata, e le Grandi imprese, solo se in partenrship con una mPMI, e comunque mai con il ruolo di capofila.
Il bando agevola: spese di personale impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo; strumenti e attrezzature specifiche; collaborazioni per attività tecnico-scientifiche di ricerca, sviluppo e innovazione, per studi, progettazione e similari; beni immateriali (ad esempio, costi per l’acquisto di brevetti, know-how, diritti di licenza e software specialistici; prestazioni e servizi necessari all’attività di ricerca e sviluppo.
Le proposte ammesse al finanziamento riceveranno un contributo fino al 50% dei costi sostenuti, documentati e ammessi, fino ad un massimo di 200.000 euro. Il contributo al soggetto capofila deve essere non inferiore al 30% del contributo complessivo.
In ogni caso, il calcolo del finanziamento deve tenere conto delle percentuali massime per la Ricerca Industriale e per lo Sviluppo Sperimentale, suddivise tra Grande Impresa e PMI: Grande Impresa 35% per la Ricerca Industriale, 25% per lo Sviluppo industriale; PMI 50% per la Ricerca Industriale, 25% per lo Sviluppo Industriale (quest’ultima percentuale è incrementabile, entro i limiti massimi previsti dal regolamento GBER).
Scadenza: 22/03/2022
Progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare negli ambiti del “Green New Deal” italiano
L’intervento del Fondo per la crescita sostenibile (FCS) prevede la concessione di agevolazioni finanziarie a sostegno dei progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare a sostegno delle finalità del Green New Deal italiano. La misura è rivolta a imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e ai centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta. Prevede la concessione di contributi a sostegno delle attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e, per le PMI, di industrializzazione dei risultati della ricerca e sviluppo.
L’intervento sostiene progetti di importo compreso tra 3 milioni e 40 milioni di euro, da svolgersi in 12-36 mesi, coerenti con gli obiettivi di: decarbonizzazione dell’economia; economia circolare; riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi; rigenerazione urbana; turismo sostenibile; adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico.
Le imprese accedono alle agevolazioni secondo due distinte procedure: una a sportello, per i programmi di importo compreso tra 3.000.000 euroe 10.000.000 euro, con un massimo di tre imprese partecipanti; una negoziale, per i programmi di importo compreso tra 10.000.000 euro e 40.000.000 euro, con un massimo di cinque imprese partecipanti.
Il bando concede:
- finanziamenti agevolati del FRI, accompagnati da finanziamenti bancari e in presenza di idonea attestazione creditizia, per una percentuale nominale delle spese e dei costi ammissibili compresa tra un minimo del 50% e un massimo del 70%;
- contributi a fondo perduto, per una percentuale massima delle spese e dei costi ammissibili di progetto pari al 15% come contributo alla spesa (a sostegno delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e per l’acquisizione delle prestazioni di consulenza relative alle attività di industrializzazione) e pari al 10%, come contributo in conto impianti (per l’acquisizione delle immobilizzazioni oggetto delle attività di industrializzazione).
La dotazione ammonta a 750.000.000 euro, così suddivisi:
- 600.000.000 euro a valere sul fondo rotativo per la concessione di finanziamenti agevolati,
- 150.000.000 per la concessione dei contributi a fondo perduto.
Scadenza: In attesa di provvedimento applicativo
Principali Misure a livello Regionale
Regione Piemonte: L.34/04 Contratto di insediamento Grandi Imprese
La Misura sostiene progetti di ricerca preordinati o conseguenti all’insediamento o all’ ampliamento, da parte della Grande Impresa proponente, di una sede operativa in Piemonte (stabilimento produttivo, centro ricerche, centro servizi o centro direzionale), che generano una ricaduta occupazionale complessiva di almeno 15 addetti.
Sono ammissibili le spese per personale e, le seguenti voci, nella misura massima del 10% dei costi di personale: macchinari, strumentazioni e attrezzature; ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza; costi per materiali di consumo; costi lordi del lavoro sostenuti dalle stesse imprese per gli addetti assunti o reintegrati dalla Cassa integrazione, a partire dalla data di presentazione della domanda e fino a 36 mesi dalla data di concessione.
L’agevolazione è concessa come contributo a fondo perduto pari al 25% delle spese ammissibili, per un massimo di 80o.000 euro; oppure, se la Grande Impresa decide di collaborare con:
- un OdR, nella misura del 30% delle spese ammissibili, per un massimo di 800.000 euro;
- una PMI, nella misura del 40% delle spese ammissibili, per un massimo di 1.000.000 euro.
Per quanto concerne l’occupazione di nuovi addetti, è concesso un contributo a fondo perduto fino ad un massimo di 20.000 euro per addetto, fermo restando un contributo massimo totale per ciascuna impresa pari a 200.000 euro, mentre per i reintegri da Cassa Integrazione, il contributo massimo per ciascun addetto è pari a 10.000 euro, ma non sussiste alcun vincolo al contributo massimo concedibile a ciascuna impresa.
Scadenza: a sportello
Regione Friuli Venezia Giulia: POR FESR 2021-2027 – Progetti di R&S
Il bando concede contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, destinati a imprese del settore manifatturiero e terziario, di qualsiasi dimensione, che svolgono attività coerente con il progetto presentato. Sono finanziabili iniziative specificatamente attinenti e rivolte ad almeno una delle aree di specializzazione, coerenti con almeno una delle relative traiettorie di sviluppo della Strategia per la specializzazione intelligente della Regione Friuli Venezia Giulia (S4). I progetti devono essere realizzati in forma collaborativa, secondo una delle seguenti modalità:
- collaborazione effettiva tra imprese indipendenti (non associate o collegate), di cui almeno una è PMI e nessuna sostiene singolarmente oltre il 70% e meno del 10% della spesa complessiva (“progetto congiunto”);
- collaborazione con enti di ricerca che partecipano al progetto in virtù di un contratto di ricerca, il cui valore sia almeno pari al 10% della spesa complessiva;
- collaborazione con altri soggetti indipendenti dall’impresa, che partecipano al progetto in forma di consulenze contrattualizzate di R&S, il cui valore sia almeno pari al 20% della spesa complessiva.
Sono ammissibili le spese strettamente connesse al progetto di R&S, quali: personale, strumenti e attrezzature, consulenze di enti di ricerca e altri soggetti qualificati esterni all’impresa, prestazioni e servizi, beni immateriali, realizzazione di prototipi, materiali di consumo, spese generali.
Il limite minimo di spesa ammissibile per progetto per ciascuna impresa è pari a 60.000 euro per le Piccole Imprese, 200.000 euro per le Medie Imprese e 350.000 euro per le grandi imprese. Le intensità di contributo sono variabili:
- MPI: ricerca 55% e sviluppo 30% per progetti singoli, ricerca 70% e sviluppo 45% per progetti congiunti;
- Media Impresa: ricerca 45% e sviluppo 20% per progetti singoli, ricerca 60% e sviluppo 35% per progetti congiunti;
- Grande Impresa: ricerca 35% e sviluppo 10% per progetti singoli, ricerca 50% e sviluppo 25% per progetti congiunti.
E’ prevista una maggiorazione del 5% nel caso in cui il progetto abbia una durata, comprensiva di eventuali proroghe, non superiore a 12 mesi. Il limite massimo di contributo concedibile a ciascuna impresa è di 600.000 euro.
Scadenza: 31/03/2022
Provincia Autonoma di Trento: L.P. 6/99 Aiuti per la promozione della R&S:
Il bando sostiene i progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale condotti da PMI e Grandi Imprese, che presentino caratteristiche di novità e originalità delle conoscenze acquisibili, innovazioni di prodotto, di processo o di servizio, che accrescano la competitività e favoriscano lo sviluppo dell’impresa assicurando ricadute economiche e sociali positive nel territorio stesso.
Sono ammissibili le spese sostenute per il personale (ricercatori, tecnici e personale ausiliario) impiegato direttamente nel progetto, per la ricerca contrattuale delle competenze tecniche e dei brevetti (ivi compresi i costi per consulenza e servizi equivalenti), per l’acquisto di strumenti e attrezzature nella misura e per la durata in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e altri costi d’esercizio, come quelli per i materiali, forniture e servizi necessari per la realizzazione del progetto.
Il limite minimo delle spese ammissibili è pari a 200.000 euro e il limite massimo è pari a 1.000.000 euro. Le misure di contributo, in ESL (equivalente sovvenzione lorda) variano in base alla tipologia della ricerca e all’appartenenza o meno del progetto di ricerca alle iniziative definite prioritarie dal programma pluriennale della ricerca (PPR), prevedendo anche delle maggiorazioni al verificarsi di determinate condizioni (fino all’80%).
Scadenza: a sportello.
Regione Veneto: Contributi per progetti sviluppati da aggregazioni di imprese
Il bando finanzia progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale attuati da Aggregazioni di imprese, coerenti con gli ambiti tematici e le traiettorie di sviluppo della Strategia di specializzazione intelligente regionale (RIS3 Veneto), ovvero: Smart Agrifood, Sustainable Living, Smart Manufacturing e Creative Industries.
Il bando eroga un contributo a fondo perduto a favore delle imprese (con sede operativa o unità locale in Veneto) riunite in aggregazionee degli organismi di ricerca veneti partecipanti al progetto, il cui coinvolgimento è obbligatorio. L’aggregazione deve essere costituita almeno da tre imprese, inoltre, qualora sia prevista la partecipazione di una Grande Impresa, questa deve essere limitata al 30%.
L’intensità del sostegno varia in base alla dimensione e alla natura del partecipante: 40% alle PMI e agli organismi di ricerca, 20% alle Grandi Imprese. I progetti dovranno collocarsi in un range di spesa ammissibile compresa tra 150.000 euro e 700.000 euro, nell’ambito del quale saranno finanziabili le spese rientranti nelle seguenti categorie: “Conoscenze e brevetti”, “Strumenti e attrezzature”, “Consulenze specialistiche e servizi esterni di carattere tecnico-scientifico”, “Personale dipendente”, “Spese per la realizzazione di prototipi”, “Spese generali supplementari e altri costi di esercizio”, “Spese per garanzie e di costituzione dell’ATS”.
Scadenza: 28/02/2022
Regione Puglia: Contratti di Programma – Aiuti ai programmi di investimento per le Grandi Imprese
Regione Puglia sostiene investimenti dedicati a: realizzazione di nuove unità produttive; ampliamento di unità produttive esistenti; diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente; cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente.
Le domande di accesso alle agevolazioni devono riguardare programmi di investimento di importo complessivo compreso tra 5.000.000 euro e 100.000.000 euro.
L’intervento è rivolto alle Grandi Imprese che abbiano già approvato almeno due bilanci alla data di presentazione della domanda e alle piccole e medie imprese (in regime di contabilità ordinaria, attive e che abbiano approvato almeno due bilanci alla data di presentazione dell’istanza di accesso) aderenti al Contratto di Programma presentato dalla Grande Impresa proponente.
I programmi di investimento:
- Nel caso della Grande Impresa, possono riguardare progetti di R&S integrabili eventualmente con progetti industriali a sostegno della valorizzazione economica dell’innovazione e dell’industrializzazione dei risultati della ricerca, oppure con progetti industriali per lo sfruttamento di tecnologie o soluzioni innovative nei processi, nei prodotti o nei servizi e nell’organizzazione;
- Nel caso delle PMI aderenti, possono riguardare investimenti in attivi materiali, da integrare obbligatoriamente con investimenti in ricerca e sviluppo e/o con investimenti in innovazione tecnologica dei processi e dell’organizzazione. Inoltre, possono essere previsti investimenti in servizi di consulenza riguardanti l’ambiente, la responsabilità sociale ed etica, l’internazionalizzazione d’impresa e l’e-business, nonché la partecipazione a fiere.
Per investimenti in attivi materiali le agevolazioni sono concesse, nella forma del contributo in conto impianti:
- Nel caso di investimenti fino a 50.000.000 euro: 25% per le Grandi Imprese; 35% per le Medie Imprese; 45% per le Piccole Imprese (sono previste variazioni a seconda delle singole voci di spesa).
- Nel caso di investimenti tra 50.000.000 e 100.000,000 euro: nel limite del 18%.
L’intensità di aiuto per gli investimenti in R&S, non può superare: per la ricerca industriale, il 50% per le Grandi Imprese, il 60% per le Medie Imprese ed il 70% per le Piccole Imprese; per lo sviluppo sperimentale, il 25% per le Grandi Imprese, il 35% per le Medie Imprese ed il 45% per le Piccole Imprese.
Le intensità di aiuto possono essere ulteriormente incrementate sino al raggiungimento dell’intensità massima di aiuto prevista dalla Carta degli Aiuti vigente, al ricorrere di determinate circostanze.
Scadenza: a sportello
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