A cura di Fabrizio Cascinelli, Mario Zanin e Silvia Brezigia
Normativa nazionale – Regolamento emittenti
Modifiche al Regolamento emittenti in materia di distribuzione transfrontaliera e finanza sostenibile
Consultazione Consob
Consob ha pubblicato, l’11 febbraio 2022, il documento di consultazione dal titolo “Modifiche al Regolamento emittenti in materia di distribuzione transfrontaliera degli organismi di investimento collettivo finalizzate all’adeguamento al Regolamento (UE) 2019/1156 e all’attuazione della Direttiva (UE) 2019/1160 – ulteriori modifiche atte ad adeguare, limitatamente ad alcuni aspetti, il Regolamento emittenti al Regolamento (UE) 2019/2088 relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari e al Regolamento (UE) 2020/852 relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili e recante modifica del Regolamento (UE) 2019/2088”.
Si tratta del documento con cui l’Autorità propone modifiche al Regolamento emittenti (Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999), per adeguarlo:
- alla Direttiva (UE) 2019/1160 e Regolamento (UE) 2019/1156 sulla distribuzione cross-border dei fondi di investimento;
- al Regolamento (UE) 2019/2088 relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (“Regolamento SFDR“); e
- al Regolamento (UE) 2020/852 relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili e recante modifica del Regolamento (UE) 2019/2088 (“Regolamento Tassonomia“), con particolare riferimento all’informativa precontrattuale prevista nella documentazione d’offerta relativa agli OICR (Organismi di investimento collettivo del risparmio).
Per quanto riguarda l’adeguamento alla disciplina sulla distribuzione cross-border dei fondi di investimento (Direttiva (UE) 2019/1160 e Regolamento (UE) 2019/1156), le modifiche proposte al Regolamento emittenti riguardano nello specifico:
- le local facilities (ossia le strutture da mettere a disposizione degli investitori in caso di commercializzazione in Italia);
- la disciplina sulla cessazione della commercializzazione (in uno Stato membro Ue differente dall’Italia);
- la disciplina sulla pre-commercializzazione di FIA riservati; e
- la disciplina sulle comunicazioni di marketing per la commercializzazione.
Per quanto riguarda, invece, l’adeguamento al Regolamento SFDR e al Regolamento Tassonomia, l’Autorità propone modifiche al Regolamento emittenti per integrarvi le informazioni precontrattuali previste dai citati provvedimenti europei (nello specifico le informazioni di cui agli articoli 6-8 del Regolamento SFDR e di cui agli articoli 5-7 del Regolamento Tassonomia, riguardanti, fra l’altro, l’integrazione dei rischi di sostenibilità, gli effetti negativi per la sostenibilità a livello di prodotto finanziario e la promozione delle caratteristiche ambientali o sociali).
È possibile partecipare alla consultazione fino all’11 marzo 2022.
Normativa europea – Nuovo pacchetto di misure in material AML
Proposta di Regolamento sui trasferimenti di cripto-attività
Parere BCE
Sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 9 febbraio 2022 è stato pubblicato il “Parere della Banca centrale europea del 30 novembre 2021 relativo a una proposta di Regolamento per estendere gli obblighi in materia di tracciabilità ai trasferimenti di cripto-attività”.
In generale, la BCE ha comunicato di accogliere con favore l’iniziativa della Commissione europea di estendere gli obblighi in materia di tracciabilità alle cripto-attività mediante la Proposta di Regolamento (compreso nel Pacchetto di misure in materia di lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo -AML/CFT- del 21 luglio 2021). Infatti, dal momento che i trasferimenti di cripto-attività sono soggetti a rischi AML/CFT simili a quelli dei trasferimenti elettronici di fondi, i prestatori di servizi di cripto-attività dovrebbero essere soggetti allo stesso livello di obblighi AML/CFT degli altri soggetti obbligati.
La BCE, osserva inoltre che:
- gli obblighi specifici per i prestatori di servizi di cripto-attività dovrebbero tenere in considerazione i rischi associati alle caratteristiche tecnologiche delle cripto-attività e dei trasferimenti delle stesse;
- ai fini di un’effettiva attenuazione dei rischi AML/CFT, la Proposta di Regolamento dovrebbe essere chiarita per evitare qualsiasi dubbio circa la copertura delle transazioni tra wallet ospitati e wallet non ospitati; e
- la Commissione e le autorità nazionali devono monitorare gli sviluppi del mercato e le attività di riciclaggio di denaro che coinvolgono cripto-attività.
Normativa nazionale – Regolamento Titoli (CSDR)
Mancati regolamenti
Avviso Consob e Comunicazione di Banca d’Italia relativi all’attuazione nell’ordinamento nazionale di Orientamenti Esma
Consob e Banca d’Italia hanno comunicato, il 4 febbraio 2022, la propria intenzione di conformarsi – ciascuna Autorità per i profili di competenza – agli Orientamenti emanati da ESMA in materia di mancati regolamenti a norma dell’articolo 7 di CSDR.
Si tratta degli Orientamenti elaborati da ESMA in relazione all’articolo 7 “Misure per la gestione dei mancati regolamenti” del CSDR (Regolamento (UE) 909/2014 relativo al miglioramento del regolamento titoli nell’Unione europea e ai depositari centrali di – cd. Regolamento Titoli o CSDR) e all’articolo 14 “Segnalazione dei mancati regolamenti” e 39 “Sistematica e costante mancata consegna dei titoli” del Regolamento delegato (UE) 2018/1229 in materia di prevenzione e gestione dei mancati regolamenti, al fine di garantire un’applicazione coerente delle disposizioni riguardanti la segnalazione, da parte dei depositari centrali di titoli all’autorità competente, dei mancati regolamenti.
In particolare, gli Orientamenti sono volti a stabilire pratiche di vigilanza coerenti, garantire un’applicazione uniforme della normativa in materia e chiarire le modalità e il contenuto delle segnalazioni in tema di mancati regolamenti all’Autorità competente.
Gli Orientamenti sono applicabili a partire dal 1° febbraio 2022, data di entrata in vigore del Regolamento delegato (UE) 2018/1229 che definisce, tra le altre cose, le misure volte a prevenire e a gestire i mancati regolamenti e le misure volte a incentivare il regolamento dei titoli attraverso il monitoraggio dei mancati regolamenti.
Normativa nazionale – Piani di risanamento
Indicatori di piani di risanamento
Nota di Banca d’Italia relativa all’attuazione di Orientamenti Eba e Disposizioni di Banca D’Italia
Banca d’Italia ha comunicato, il 10 febbraio 2022, la propria intenzione di conformarsi agli Orientamenti Eba sugli indicatori dei piani di risanamento Orientamenti.
Si tratta degli Orientamenti EBA con cui l’autorità revisiona i propri “Orientamenti sull’elenco minimo degli indicatori qualitativi e quantitativi dei piani di risanamento” del 2015, adottati ai sensi dell’articolo 9 “Indicatori del piano di risanamento” della Direttiva 2014/59/UE che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi e delle imprese di investimento (cd. BRRD).
Banca d’Italia si era conformata ai sopra menzionati Orientamenti del 2015 attraverso la pubblicazione del “Provvedimento del 1° settembre 2020 recante Disposizioni in materia di pinai di risanamento” (che si era sostituito al precedente Provvedimento in materia, del 2017).
La presente nota di Banca d’Italia conferma l’avvenuta attuazione degli orientamenti dell’EBA del 2021 – sostitutivi di quelli del 2015 – anche attraverso la pubblicazione, sempre il 10 febbraio 2022, di ulteriori “Disposizioni in materia di piani di risanamento” modificative del sopra citato Provvedimento del 1° settembre 2020.
Tali nuove Disposizione disciplinano:
- le modalità ordinarie di adempimento degli obblighi in materia di piani di risanamento;
- i piani di risanamento in forma semplificata;
- gli obblighi di comunicazione e riesame dei piani di risanamento.
Le Disposizioni entrano in vigore il 12 febbraio 2022.
Gli Orientamenti sono applicabili dal 14 febbraio 2022.
Disposizioni in materia di piani di risanamento
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