PwC TLS, in collaborazione con la piattaforma FAST contributi, presenta una selezione delle principali opportunità (bandi e agevolazioni) rivolte alle imprese suddivisi per tipologia
Principali misure a livello nazionale
PNRR & “Creazione di imprese femminili”
Lo scorso 1 febbraio è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il Decreto MISE del 24 novembre 2021, che disciplina il sostegno finanziario a valere sulle risorse del PNRR degli interventi previsti dall’investimento 1.2 “Creazione di imprese femminili”.
Tale decreto, ha previsto, oltre ad un incremento delle risorse già stanziate per il “Fondo imprese femminili”, un rafforzamento di due misure già avviate, per un totale di 100.000.000 euro ciascuna: “ON Nuove Imprese a tasso zero” e “Smart&Start”. Per un approfondimento circa queste ultime misure, rimandiamo, relativamente, alle edizioni di maggio e giugno 2021 della presente newsletter.
MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) – Fondo impresa femminile
La legge di bilancio 2021[1] ha istituito, presso il MISE, un Fondo volto a sostenere l’avvio dell’attività delle imprese femminili, con una dotazione iniziale di 40.000.000 di euro, ai quali si sono aggiunti ulteriori risorse previste dal PNRR[2] pari a 160.000.000 di euro.
Il Fondo è volto a sostenere imprese femminili di qualsiasi dimensione, con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale, già costituite o di nuova costituzione, attraverso la concessione di agevolazioni nell’ambito di una delle due seguenti linee di azione:
- incentivi per lanascita e lo sviluppo delle imprese femminili (rivolti ad imprese costituite da meno di 12 mesi o a lavoratrici autonome in possesso della P.IVA da meno di 12 mesi);
- incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili (rivolti ad imprese costituite da almeno 12 mesi o a lavoratrici autonome in possesso della P.IVA da almeno 12 mesi).
I soggetti beneficiari sono:
- cooperative e società di persone con almeno il 60% di donne socie;
- società di capitale con quote e componenti del consiglio di amministrazione per almeno due terzi composto da donne;
- imprese individuali la cui titolare è una donna;
- lavoratrici autonome.
Le spese ammissibili riguardano:
- immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa;
- immobilizzazioni immateriali, necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata;
- servizi in cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale;
- personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato funzionalmente nella realizzazione dell’iniziativa agevolata;
- esigenze di capitale circolante;
- godimento di beni di terzi, inclusi spese di noleggio, canoni di leasing;
- oneri per la garanzia;
L’incentivo per le nuove imprese consiste in un contributo a fondo perduto:
- Fino all’80% delle spese ammissibili (per un massimo di 50.000 euro) per gli investimenti fino a 100.000 euro;
- Fino al 50% delle spese ammissibili per gli investimenti compresi tra 100.000 euro e 250.000 euro.
Per le imprese costituite da almeno 12 mesi e da non più di 36 mesi, l’incentivo è composto da:
- 50% da una quota a fondo perduto;
- per il restante 50% nella forma di finanziamento agevolato a tasso zero, a copertura dell’80% delle spese ammissibili.
Per le imprese costituite da più di 36 mesi, il contributo è composto da:
- una quota a fondo perduto pari al 50% dei costi;
- il restante 50% da un finanziamento agevolato, a tasso zero, fino a copertura dell’80% dei costi, della durata massima di 8 anni.
L’apertura dei termini, le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione saranno definite dal MISE con successivo provvedimento, con il quale saranno, altresì, fornite le necessarie specificazioni e rettifiche per la corretta attuazione degli interventi.
Scadenza: in apertura
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Fondo nazionale per l’Efficienza energetica (FNEE) – MISE (Ministero dello Sviluppo Economico)
Il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica – FNEE sostiene la realizzazione di interventi finalizzati a garantire il raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica, in linea con quanto previsto dal Protocollo di Kyoto.
Le spese ammissibili sono:
- consulenze (a max del 10% delle spese ammissibili) con riferimento in particolare alle spese per progettazioni ingegneristiche relative alle strutture dei fabbricati e degli impianti, direzione lavori, collaudi di legge, progettazione e implementazione di sistemi di gestione energetica, studi di fattibilità nonché la predisposizione dell’attestato di prestazione energetica degli edifici e della diagnosi energetica degli edifici pubblici impianti, macchinari e attrezzature;
- le apparecchiature, gli impianti nonché macchinari e attrezzature varie (inclusi i sistemi di telegestione, telecontrollo e monitoraggio per la raccolta dei dati riguardanti i risparmi conseguiti) comprensivi delle forniture di materiali e dei componenti previsti per la realizzazione dell’intervento;
- interventi sull’involucro edilizio, comprensivi di opere murarie e assimilate, ivi inclusi i costi per gli interventi di mitigazione del rischio sismico;
- infrastrutture specifiche, comprese le opere civili, i supporti, le linee di adduzione dell’acqua, dell’energia elettrica – comprensivo dell’allacciamento alla rete – del gas e/o del combustibile biomassa necessari per il funzionamento dell’impianto, nonché i sistemi di misura dei vari parametri di funzionamento dell’impianto.
Per le Imprese e le ESCO (Energy Service Company) l’agevolazione consiste in un finanziamento a tasso fisso 0,25% per un massimo del 70% dei costi agevolabili per importi compresi tra 250.000 e 4.000.000 euro. Il mutuo ha durata massima pari a 10 anni.
Scadenza: a sportello
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Infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici -Ministero per la Transizione Ecologica – MITE
Il bando “Contributi per Infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici”– a cura del MITE – intende promuovere l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici.
La misura è rivolta ai liberi professionisti ed alle imprese che hanno sede sul territorio italiano.
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 40% delle spese ammissibili.
Le spese possono comprendere:
- acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica, ivi comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio, entro i limiti massimi specifici previsti dal decreto attuativo;
- costi per la connessione alla rete elettrica, nel limite massimo del 10% del costo totale ammissibile per la fornitura e messa in opera delle infrastrutture di ricarica;
- spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi nel limite massimo del 10% del costo totale ammissibile per la fornitura e messa in opera delle infrastrutture di ricarica.
I soggetti beneficiari presentano la domanda di contributo nei termini, secondo gli schemi e le modalità che saranno individuate dal MITE attraverso ulteriori provvedimenti attuativi di prossima pubblicazione.
Scadenza: in apertura
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Fondo per progetti innovativi legati a tecnologie 4.0, economia circolare e risparmio energetico – Ministero dello Sviluppo Economico -MISE
Nuovo Fondo da 678 milioni di euro per progetti innovativi legati a Tecnologie 4.0, Economia Circolare e Risparmio Energetico approvato dal MISE, e rivolto alle Micro, Piccole e Medie imprese italiane nel settore manifatturiero.
I finanziamenti previsti dal Fondo sono preventivamente allocati come segue:
- 250 milioni agli investimenti da realizzare nelle regioni del Centro – Nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Umbria e Province Autonome di Bolzano e di Trento);
- 428 milioni agli investimenti da realizzare nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna).
Inoltre, il 25% dell’intero Fondo è destinato esclusivamente a progetti presentati dalle Micro e Piccole imprese.
Le attività agevolabili devono essere dirette:
- all’ampliamento della capacità produttiva;
- alla diversificazione della produzione;
- al cambiamento fondamentale del processo di produzione, o alla realizzazione di una nuova unità produttiva, attraverso l’utilizzo di tecnologie abilitanti individuate dal piano Transizione 4.0.
Riceveranno una premialità quei progetti attinenti ai temi dell’economia circolare e del risparmio energetico (delta di almeno il 10% rispetto all’anno precedente).
Sono ammissibili le spese legate a:
- macchinari, impianti e attrezzature;
- opere murarie, nei limiti del 40% dei costi ammissibili;
- programmi informatici e licenze per l’uso di macchinari;
- acquisizione di certificazioni ambientali.
Il bando prevede una contribuzione fino al 60% delle spese ammissibili e fino a 1.800.000 euro.
Livelli di contribuzione e valori progettuali variano a seconda della zona dell’investimento e della dimensione aziendale e tempi di realizzazione.
Trattandosi di contributi finanziati dall’Europa, l’agevolazione dovrà ricevere l’autorizzazione dall’UE. Un decreto direttoriale del Mise dovrà stabilire i termini per la presentazione delle domande, che avverrà attraverso la procedura a sportello.
Scadenza: in attesa del provvedimento
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Credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari 2022
È stato prorogato per tutto il 2022 il Bonus Pubblicità, l’agevolazione fiscale, erogata sotto forma di credito di imposta, promossa dallo Stato per contrastare la crisi delle imprese nel settore editoriale e favorire la ripresa dopo la pandemia da Covid-19.
Si tratta di una misura già promossa nella Legge di Bilancio 2021, e consente alle aziende interessate di usufruire del contributo a fondo perduto per la pubblicità sulle testate online e nei quotidiani locali cartacei e/o digitali.
Possono richiedere l’agevolazione imprese grandi e piccole, lavoratori autonomi ed enti non commerciali, con residenza fiscale in Italia.
Il Credito “limitatamente agli anni 2020, 2021 e 2022, è concesso nella misura unica del 50% del valore degli investimenti effettuati e viene meno il requisito dell’incremento minimo dell’1% rispetto agli investimenti effettuati l’anno precedente”.
Le spese ritenute ammissibili per accedere al Bonus Pubblicità riguardano:
- l’acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni commerciali su giornali quotidiani e periodici, nazionali e locali, in edizione cartacea o digitale, iscritti presso il competente Tribunale, presso il menzionato Registro degli operatori di comunicazione, e dotati in ogni caso della figura del direttore responsabile;
- investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali.
Non rientrano in questa tipologia di Bonus altre forme di pubblicità, come cartellonistica, display, affissioni, social e simili.
Dall’1 al 31 marzo 2022 è possibile inviare la richiesta di agevolazione per via telematica all’Agenzia delle Entrate, indicando le spese sostenute e da sostenere.
Scadenza: 31/03/2022
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Credito d’imposta a favore delle imprese che acquistano prodotti con imballaggi biodegradabili
Con il Decreto Ministeriale del 14 dicembre 2021, pubblicato 9 febbraio 2022, sono stati definiti i requisiti tecnici e le modalità di presentazione della domanda per il Credito d’imposta a favore delle imprese che acquistano prodotti realizzati con imballaggi biodegradabili o materiali provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, carta, alluminio.
L’obiettivo è quello di ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi e il livello dei rifiuti non riciclabili, derivanti da materiali da imballaggio, oltre ad incrementare il riciclaggio delle plastiche miste e degli scarti non pericolosi nei processi di produzione industriale.
Possono accedere alla misura tutte le imprese localizzate sul territorio nazionale, che hanno acquistato, nel corso degli anni 2019 e 2020, prodotti realizzati con imballaggi biodegradabili o materiali riciclati.
La misura incentiva l’acquisto di:
- Prodotti finiti realizzati con materiali provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica;
- Imballaggi primari e secondari biodegradabili e compostabili secondo la normativa UNI EN 13432:2002.
Sono inclusi gli imballaggi in legno non impregnato e gli imballaggi in carta e cartone, ad eccezione degli imballaggi in carta stampata con inchiostri, trattata o in carta accoppiati con altri materiali non biodegradabili e compostabili.
I prodotti e gli imballaggi devono possedere i seguenti requisiti:
- contenuto di materiale riciclato uguale o maggiore al 30% proveniente da rifiuti con:
- codici dell’EER (Elenco Rifiuti Europeo) 15 01 02 «Imballaggi di plastica»
- codice dell’EER 19 12 04 «Plastica e gomma prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti»;
- la conformità alle specifiche UNI 10667-14 «Materie plastiche prime-secondarie – miscele di materiali polimerici di riciclo e di altri materiali a base cellulosica di riciclo da utilizzarsi come aggregati nelle malte cementizie, nei bitumi e negli asfalti» o UNI 10667-16 «Materie plastiche prime-secondarie – miscele di materie plastiche eterogenee a base di poliolefine provenienti da residui industriali e/o da materiali da post-consumo destinate a diverse tecnologie di trasformazione» o UNI 10667-17 «Materie plastiche prime-secondarie – Parte 17: miscele di materie plastiche eterogenee provenienti da residui industriali e/o da materiali da post-consumo destinate a processi di riduzione in impianti siderurgici»;
- biodegradabilità e la compostabilità degli imballaggi;
Sono ammesse all’incentivo le spese sostenute nel corso degli anni 2019 e 2020 relative all’acquisto dei prodotti e degli imballaggi previsti dalle attività ammissibili sopra elencate.
La misura offre un credito d’imposta pari al 36% delle spese sostenute in ciascuno degli anni 2019, 2020, fino ad un importo massimo annuale di euro 20.000 per impresa.
Il credito d’imposta è alternativo e non cumulabile sulle medesime voci di spesa con ogni altra agevolazione prevista a livello nazionale, regionale ed europeo ed utilizzabile esclusivamente in compensazione.
Scadenza: 21 aprile 2022.
I progetti saranno valutati con procedura a sportello.
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Principali misure a livello regionale
Contributi per il miglioramento delle strutture ricettive – Friuli Venezia Giulia
Il bando concede contributi in conto capitale a sostegno degli investimenti delle imprese che
esercitano le attività delle strutture ricettive turistiche.
Possono beneficiare dell’agevolazione: alberghiere, condhotel, bed and breakfast, unità abitative ammobiliate ad uso turistico, affittacamere all’aria aperta a carattere sociale, rifugi alpini, escursionistici e bivacchi in possesso dei codici ATECO 55.10, 55.20 e 55.30
I requisiti per le strutture sopra-elencate sono:
Le iniziative ammissibili al contributo sono:
- acquisto di arredi e attrezzature nuovi di fabbrica;
- acquisto di immobili destinati o da destinare all’esercizio di struttura ricettiva turistica per un importo massimo del 20% del costo, purché facenti parte di un intervento comprendente lavori di ammodernamento, ristrutturazione e straordinaria manutenzione;
- lavori di ammodernamento, ampliamento, ristrutturazione e straordinaria manutenzione di strutture ricettive turistiche esistenti;
- lavori di costruzione, ristrutturazione e di straordinaria manutenzione di edifici da destinare all’esercizio di struttura ricettiva turistica;
- realizzazione di parcheggi con almeno 3 posti auto a servizio delle strutture ricettive alberghiere.
Le spese ammissibili si intendono al netto di imposte e di spese notarili.
Gli incentivi per la realizzazione dei progetti di investimento di cui al presente regolamento sono concessi, su espressa indicazione dell’impresa richiedente gli aiuti e in applicazione del Regolamento (UE) n. 1407/2013.
Gli aiuti sono concessi nella misura massima, applicata all’importo della spesa ammissibile:
- del 50% se il beneficiario è una struttura ricettiva alberghiera;
- del 40% per cento se il beneficiario è struttura ricettiva non alberghiera.
In applicazione dell’articolo 14 del Regolamento (UE) n. 651/2014 (aiuti a finalità regionale agli investimenti) il contributo è concesso nelle seguenti misure:
- 30% della spesa ammissibile se il beneficiario è microimpresa o piccola impresa;
- 20% della spesa ammissibile se il beneficiario è una media impresa.
Il bando concede un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili e fino a 400 mila euro.
SCADENZA: 31/05/2022, ore 16.30 o fino ad esaurimento fondi
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[1] L. n. 178/2020, art. 1, co. 97-106.
[2] Il progetto costituisce un intervento cardine inserito tra le linee di intervento del Ministero dello sviluppo economico nel PNRR nell’ambito della missione “Inclusione e coesione”. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha previsto di incrementare le risorse del Fondo nell’ambito del programma di investimento M5-C1-I.1.2 Creazione di imprese femminili. L’adozione del D.M. di istituzione del Comitato impresa donna – recentemente intervenuta, con l’adozione del Decreto interministeriale 27 luglio 2021, costituisce parte integrante del percorso di realizzazione dell’investimento previsto dal PNRR, così come l’adozione del Decreto interministeriale attuativo del Fondo impresa donna.
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