FIA italiani riservati – Modifica del DM 30/2015 e introduzione di nuove soglie minime di investimento per investitori non professionali

A cura di Fabrizio Cascinelli, Anna Di Vilio e Silvia Benincasa

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 15 marzo 2022 il Decreto 13 gennaio 2022 n. 19 del Ministero dell’Economia e delle Finanze (“MEF”) relativo al Regolamento recante modifiche al D.M. 5 marzo 2015, n. 30 del MEF (il “Decreto”).

L’emanazione del Decreto da parte del MEF segue la conclusione del processo di consultazione aperto in data 4 giugno 2020 e si inserisce in un contesto di incentivo al finanziamento all’economia reale, intervenendo sui criteri di ammissibilità che gli investitori devono soddisfare al fine di sottoscrivere FIA riservati italiani.

Il Decreto recepisce così l’esigenza di ampliare la platea di clientela retail, con patrimoni di medie/grandi dimensioni, disponibile ad investire nel medio/lungo periodo in asset illiquidi e in società non quotate, allo scopo di diversificare il proprio portafoglio finanziario, conseguire un rendimento apprezzabile, finanziare le imprese italiane e con esse la ripresa economica del Paese.

In particolare, oltre agli investitori non professionali che sottoscrivono ovvero acquistano quote o azioni di FIA per un importo complessivo non inferiore a cinquecentomila, il Decreto interviene prevedendo che il regolamento o lo statuto del FIA italiano riservato possa ampliare la partecipazione al medesimo anche ai seguenti soggetti:

  • investitori non professionali che nell’ambito della prestazione del servizio di consulenza in materia di investimenti sottoscrivono ovvero acquistano quote o azioni del FIA per un importo iniziale non inferiore a centomila euro a condizione che, per effetto della sottoscrizione o dell’acquisto, l’ammontare complessivo degli investimenti in FIA riservati non superi il 10 per cento del proprio portafoglio finanziario. La partecipazione minima iniziale non è frazionabile;
  • soggetti abilitati alla prestazione del servizio  di gestione di portafogli che nell’ambito dello svolgimento di detto servizio sottoscrivono ovvero acquistano quote o azioni del FIA per un importo iniziale non inferiore a centomila euro per conto di investitori non professionali.

Viene, inoltre, introdotta la definizione di “portafoglio finanziario” inteso come il valore complessivo del portafoglio costituito da depositi bancari, prodotti di investimento assicurativi e strumenti finanziari disponibili anche presso altri intermediari o gestori.

Tale definizione è particolarmente rilevante al fine della verifica – da parte dei soggetti che propongono l’acquisto o la sottoscrizione di quote o azioni di FIA italiani riservati – della sussistenza dei requisiti di ammissibilità degli investitori non professionali.

Infine, la possibilità di sottoscrivere quote o azioni di FIA italiani riservati anche al di sotto delle soglie sopra richiamate, è stata allargata, in generale, a tutto il personale del gestore e per tale intendendosi sia i dipendenti del gestore – come già previsto prima dell’intervento di modifica insieme ai componenti del CdA del gestore – nonché coloro che comunque operano sulla base di rapporti che ne determinano l’inserimento nell’organizzazione aziendale, anche in forma diversa dal rapporto di lavoro subordinato. Il Decreto, che apre così agli operatori del settore della gestione collettiva nuove opportunità di business, entrerà in vigore il 30 marzo 2022.

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