A cura di Energy Team
In data 23 marzo 2022, il Ministero della Transizione Energetica (il “MITE”) ha pubblicato l’avviso pubblico finalizzato alla selezione di proposte progettuali inerenti alle attività di ricerca e sviluppo, da finanziare nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (“PNRR”), in materia di idrogeno (il “Bando”).
Il Bando è finalizzato alla selezione e successivo finanziamento di proposte progettuali inerenti ad attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell’ambito del cd. “Investimento 3.5 – Ricerca e sviluppo sull’idrogeno”, previsto nella missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Componente 2 “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile”, del PNRR.
Le risorse finanziarie disponibili per la concessione delle agevolazioni al Bando ammontano a Euro 50.000.000,00 (cinquanta milioni) – suddivisi in due differenti bandi da Euro 30.000.000,00 (trenta milioni) rivolti ad imprese e Euro 20.000.000,00 (venti milioni) rivolti ad enti di ricerca ed università – a valere sulla dotazione finanziaria assegnata al MITE, per l’attuazione del cd. Investimento 3.5 “Ricerca e sviluppo sull’idrogeno” del PNRR, come previsto dall’articolo 1, comma 5, lettera b) del decreto 23 dicembre 2021.
In attuazione delle previsioni di cui alla Legge n. 108 del 29 luglio 2021, un importo pari ad almeno il 40% (quaranta per cento) delle risorse del Bando è destinato al finanziamento di progetti da realizzarsi integralmente o per la quota maggioritaria presso sedi, filiali, stabilimenti o laboratori ubicati nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Resta inteso che nel caso in cui le risorse da destinare ai progetti risultati ammissibili localizzati nelle suddette Regioni non risultino sufficienti all’integrale copertura di tale quota del 40% (quaranta per cento), le risorse non utilizzate saranno rese disponibili per soddisfare il fabbisogno manifestato a progetti da realizzarsi nei restanti territori.
In merito al bando per un ammontare complessivo ad Euro 30.000.000,00 (trenta milioni), i beneficiari della relativa agevolazione sono le imprese che esercitano attività dirette alla produzione di beni e/o di servizi.
Tali soggetti potranno presentare progetti anche congiuntamente tra loro o con organismi di ricerca, fino ad un numero massimo di 5 (cinque) soggetti, compreso il soggetto capofila e previa espressa nomina dello stesso.
Gli organismi di ricerca possono partecipare alla realizzazione dei progetti e beneficiare delle agevolazioni unicamente in qualità di co-proponenti ed operano in qualità di soggetti attuatori esterni.
I proponenti, alla data della presentazione della domanda, dovranno possedere i seguenti requisiti:
- essere regolarmente costituiti e iscritti nel Registro delle imprese. I soggetti non residenti nel territorio Italiano devono avere una personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza come risultante dall’omologo registro delle imprese; per tali soggetti, inoltre, fermo restando il possesso, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, degli ulteriori requisiti previsti, deve essere dimostrata, pena la decadenza dal beneficio, alla data di richiesta della prima erogazione dell’agevolazione, la disponibilità di almeno un’unità locale nel territorio nazionale ed il rispetto degli adempimenti di cui al Presidente della Repubblica 7 dicembre 1995, n. 581;
- non essere sottoposti a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
- trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati ovvero, per le imprese individuali e le società di persone, disporre di almeno due dichiarazioni dei redditi presentate;
- non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal MITE; e
- non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà così come individuata nel Regolamento GBER.
Ai sensi delle previsioni di cui all’Articolo 5 del bando per un ammontare complessivo ad Euro 30.000.000,00 (trenta milioni), i progetti ammissibili alle agevolazioni devono, inter alia, prevedere attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti.
Le domande di agevolazione dovranno essere presentate, pena l’invalidità e l’irricevibilità, dall’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) del soggetto proponente, ovvero del soggetto capofila, nel caso di progetto realizzato congiuntamente, al seguente indirizzo PEC rsh2B@pec.mite.gov.it dalle ore 10.00 del 24 marzo 2022 alle ore 10.00 del 09 maggio 2022.
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