A cura di Fabrizio Cascinelli, Mario Zanin e Silvia Brezigia
Normativa nazionale – Imprese di investimento / Framework IFD & IFR
Attuazione della direttiva IFD e del Regolamento IFR
Consultazioni Banca d’Italia
Banca d’Italia ha pubblicato, il 6 maggio 2022, i seguenti documenti di consultazione:
- “Documento di consultazione sullo schema di Regolamento della Banca d’Italia in materia di vigilanza sulle SIM”; e
- “Documento di consultazione sul Regolamento della Banca d’Italia di attuazione degli articoli 4-undecies e 6, comma 1, lett. b) e c-bis), del TUF”.
Si tratta nello specifico di due documenti di consultazione con cui l’Autorità di vigilanza intende recepire all’interno della normativa nazionale la Direttiva (UE) 2019/2034 (IFD)e attuare il Regolamento (UE) 2019/2033 relativo ai requisiti prudenziali delle imprese di investimento (IFR) che, insieme, costituiscono il nuovo quadro normativo e di vigilanza per le imprese di investimento.
In particolare, il primo documento di consultazione reca lo “Schema di Regolamento della Banca d’Italia in materia di vigilanza sulle SIM”.
Tale documento di consultazione intende (i) completare il recepimento della citata normativa europea – per quanto riguarda gli aspetti delegati alla normativa secondaria di Banca d’Italia – in particolare in materia di: capitale minimo iniziale, vigilanza sui gruppi, disciplina prudenziale delle succursali in Italia di imprese di paesi terzi diverse dalle banche, processo di controllo prudenziale; (ii) esercitare le discrezionalità nazionali riconosciute a Banca d’Italia e individuare i procedimenti amministrativi ai sensi dell’IFR, dell’IFD e dei relativi regolamenti delegati della Commissione; e (iii) provvedere a organizzare in modo organico la normativa secondaria di Banca d’Italia relativa SIM, che ora è contenuta in una differenti e vari provvedimenti.
Il “Documento di consultazione sul Regolamento della Banca d’Italia di attuazione degli articoli 4-undecies e 6, comma 1, lett. b) e c-bis), del TUF”, invece, propone modifiche al Regolamento della Banca d’Italia di attuazione degli articoli 4- undecies e 6, comma 1, lett. b) e c-bis), del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (T.U.F) al fine di (i) recepire le novità introdotte dalla Direttiva IFD in materia di regole sul governo societario, remunerazioni e controlli interni delle SIM e (ii) dare attuazione agli Orientamenti EBA in materia di politiche di remunerazione (di luglio 2021, tradotti nelle lingue ufficiali dell’UE a ottobre 2021) e agli Orientamenti EBA sulla governance interna (di luglio 2021, tradotti nelle lingue ufficiali dell’UE ad ottobre 2021).
Si possono fornire commenti alle consultazioni fino al 5 luglio 2022.
Schema di Regolamento in materia di vigilanza sulle SIM
Normativa europea – Servizi finanziari online
Protezione dei consumatori che sottoscrivono servizi finanziari online
Proposta di Direttiva
La Commissione europea ha pubblicato, l’11 maggio 2022 una proposta di Direttiva dal titolo “Proposta di Direttiva che modifica la Direttiva 2011/83/UE per quanto riguarda i contratti di servizi finanziari conclusi a distanza e abroga la Direttiva 2002/65/CE”.
Si tratta in particolare di un documento con cui la Commissione propone una riforma delle attuali norme sulla commercializzazione a distanza dei servizi finanziari (da intendersi come qualsiasi servizio di natura bancaria, creditizia, assicurativa, servizi pensionistici individuali, di investimento o di pagamento).
La proposta legislativa intende rafforzare i diritti dei consumatori e favorire l’erogazione transfrontaliera dei servizi finanziari nel mercato unico.
In particolare, la proposta legislativa appone modiche alla Direttiva 2011/83/UE sui diritti dei consumatori, volte a:
- garantire modalità più agevoli per l’esercizio del diritto di recesso;
- prevedere chiare norme sul contenuto, sulle modalità e sulle tempistiche della fornitura delle informazioni precontrattuali;
- prevedere norme speciali per la tutela dei consumatori che sottoscrivono contratti di servizi finanziari online (tra cui vi è l’obbligo di fornire al consumatore adeguate spiegazioni nel caso di uso strumenti online come, ad esempio, la consulenza automatizzata detta “roboadvidce”);
- aumentare i poteri delle autorità competenti ed inasprire le sanzioni in caso di violazione della normativa;
- armonizzare la normativa a livello europeo, garantendo lo stesso livello di protezione dei consumatori in tutto il mercato interno.
La proposta legislativa è stata trasmetta alla Commissione per l’adozione.
Comunicato stampa della Commissione
Normativa europea – Servizi di pagamento / Direttiva PSD 2
Revisione Direttiva PSD 2 ed eventuale definizione framework open finance
Consultazioni Commissione europea
La Commissione europea ha pubblicato, il 10 maggio 2022, due documenti di consultazione dai titoli rispettivamente:
- “Consultation document targeted consultation on the review of the revised payment services directive (PSD2)”, e
- “Consultation document public consultation on the review of the revised payment services directive (psd2) and on open finance”.
Le consultazioni fanno parte dell’iniziativa di Revisione della Direttiva PSD 2 preannunciata con la Comunicazione della Commissione europea del 24 settembre 2020, appartenente al più ampio “Pacchetto Fintech”.
In particolare, la prima consultazione dal titolo “Consultation document targeted consultation on the review of the revised payment services directive (PSD2)” – avente forma di questionario – è volta a raccogliere il parere dei portatori di interesse in merito ad una possibile revisione della PSD 2 (Direttiva (UE) 2015/2366).
La consultazione prevede domande specifiche riguardanti gli argomenti più tecnici della PSD2 che richiedono pertanto una conoscenza e/o un’esperienza più approfondita nel campo dei servizi di pagamento.
Le risposte a questa consultazione forniranno informazioni alla Commissione europea in merito all’applicazione eall’impatto della PSD2 tenendo conto, tra l’altro, degli sviluppi del mercato dei pagamenti, delle esigenze degli utenti dei pagamenti e della necessità di eventuali modifiche.
I riscontri alla consultazione saranno tenuti in conto dalla Commissione per formulare una valutazione di impatto avente ad oggetto la PSD2, che accompagnerà un’eventuale proposta di revisione della Direttiva.
La seconda consultazione, invece, (“Consultation document public consultation on the review of the revised payment services directive (PSD2) and on open finance”) prevede domande di carattere generale sulla revisione della PSD2 ed è rivolta a portatori di interesse che non hanno necessariamente conoscenze specifiche e tecniche nell’ambito dei servizi di pagamento.
Le risposte a tale seconda consultazione più generale, oltre a fornire informazioni per la valutazione d’impatto sopra citata riguardante l’applicazione della Direttiva PSD 2, contribuiranno anche a guidare il lavoro parallelo della Commissione relativo all’eventuale istituzione di quadro di riferimento per l’open finance.
Si possono fornire commenti alla (i) prima consultazione fino al 5 luglio 2022; e (ii) alla seconda consultazione fino al 2 agosto 2022.
Normativa europea – Open finance
Open finance framework e condivisione dei dati
Consultazione Commissione europea
La Commissione europea ha pubblicato, il 10 maggio 2022 un documento di consultazione dal titolo “Consultation document targeted consultation on open finance framework and data sharing in the financial sector”.
La consultazione – sotto forma di questionario – integra quanto previsto dalla “Consultation document public consultation on the review of the revised payment services directive (PSD 2) and on open finance” pubblicata sul sito della Commissione il medesimo giorno.
Nello specifico, la consultazione mira a raccogliere il parere dei portatori di interesse sui vari aspetti relativi allo stato di avanzamento e all’ulteriore possibile sviluppo della open finance (da intendersi come l’accesso di fornitori di servizi terzi ai dati dei clienti detenuti da intermediari del settore finanziario) nell’UE e all’efficace protezione degli investitori/clienti.
Inoltre, la consultazione richiede alle parti interessate di esprimere il proprio parere (i) sull’utilizzo dei dati di vigilanza aggregati per la ricerca e l’innovazione e (ii) su questioni più ampie relative alla condivisione dei dati tra le imprese finanziarie per fini di monitoraggio dei rischi o per fini di compliance.
In particolare, la consultazione riguarda:
- l’utilizzo dei dati riservati dei clienti raccolti allo scopo di fornire servizi finanziari;
- i dati detenuti sia da istituti finanziari che da altre imprese, a condizione che siano utilizzati per la fornitura di servizi finanziari;
- l’accesso e il riutilizzo dei soli dati non elaborati; e
- alcuni aspetti aggiuntivi della condivisione dei dati.
Si possono fornire commenti alla consultazione fino al 5 luglio 2022.
Normativa europea – Benchmarking exercise
Analisi comparata dei modelli interni per l’esercizio 2023
Bozza finale di ITS EBA
L’Autorità Bancaria Europea (EBA) ha pubblicato, in data 6 maggio 2022, la bozza finale di norme tecniche di attuazione (cd. “ITS – Implementing Technical Standards”) dal titolo “Final Report Draft Implementing Technical Standards on amending Commission Implementing Regulation (EU) 2016/2070 with regard to benchmarking of internal models”.
Si tratta, nello specifico, della bozza finale di ITS volta a modificare il Regolamento di esecuzione (UE) 2016/2070 per quanto riguarda lo svolgimento dell’esercizio di valutazione comparata che si terrà nel 2023 sui modelli interni degli enti per il calcolo dei requisiti in materia di fondi propri (cd. “benchmarking exercise”) in relazione al rischio di credito e al rischio di mercato.
In particolare, il documento propone di introdurre nuovi strumenti e portafogli per il calcolo del rischio di mercato, mentre, in relazione al rischio di credito i portafogli di riferimento ed i relativi dati da segnalare rimangono immutati (anche se vengono specificate le istruzioni relative alla gestione dei cambiamenti della definizione di inadempienza e vengono poste domande sulla segnalazione di perdite storiche).
Il final report è stato sottoposto alla Commissione europea per l’adozione.
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