Il Reg. 2022/720 sostituirà, dal 1° giugno 2022, il Reg. n. 2010/330 in vigore dal 1° giugno 2010
A cura di Stefano Cancarini e Federico Magi
Da oltre 10 anni il Reg. n. 2010/330 è stato il caposaldo per la disciplina degli accordi di distribuzione esclusiva e selettiva abitualmente usati dalle imprese per disciplinare i rapporti con la propria rete commerciale.
È evidente come negli ultimi 10 anni il mercato abbia subito importanti variazioni, specie in conseguenza dello sviluppo delle piattaforme online, sempre più centrali nella distribuzione di beni e servizi. I nuovi modelli commerciali nati in tale contesto però non risultavano facilmente classificabili secondo i concetti tradizionali di relazioni verticali tra fornitori e distributori.
In questa situazione, a conclusione di un lungo processo di preparazione, che ha visto anche lo svolgimento tra luglio e settembre 2021 di una consultazione pubblica, in data 11 maggio 2022 la Commissione europea ha approvato il nuovo regolamento in materia di accordi verticali e pratiche concordate ai sensi dell’art. 101, par. 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
Il Reg. 2022/720 sostituirà il Reg. 2010/330, in scadenza il 1° giugno 2022, restando in vigore sino al 31 maggio 2034.
L’obiettivo del Reg. 2022/720 è rispondere alle nuove esigenze del mercato legate in particolare alla diffusione dell’e-commerce e delle piattaforme online. In questo senso, il nuovo Regolamento introduce alcune importanti opportunità che le imprese potranno valutare di implementare alla luce del mutato contesto di mercato. Tra le altre si menzionano le seguenti:
- definizione in modo più specifico delle figure di distribuzione selettiva ed esclusiva;
- modifica dell’area del c.d. “safe harbour”, ossia il novero di alcune categorie di accordi esentati e quindi considerati compatibili con la concorrenza nel mercato interno;
- ammissibilità di alcune restrizioni all’uso di internet nelle vendite online (ad esempio, l’applicazione di prezzi all’ingrosso diversificati in caso di vendita online o offline).
La nuova disciplina include quindi strumenti che potranno essere utili alle imprese non solo per ripensare i propri modelli di business e adattarli alla rapida evoluzione del mercato, ma anche per assicurare agli operatori aventi principalmente negozi fisici (c.d. “offline”) alcune forme di tutela verso situazioni di svantaggio che si possono venire a creare.
La Commissione europea ha altresì predisposto degli “orientamenti” sulle restrizioni verticali, volti a meglio definire i principi da applicare nel valutare questo genere di accordi e fornire alle imprese uno strumento utile per tale analisi.
Sarà quindi opportuno per le imprese rivedere i propri sistemi distributivi sia per assicurarne la “compliance” con la nuova disciplina di legge, sia per cogliere le opportunità di sviluppo che tale normativa consente.
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