PwC TLS, presenta una selezione di opportunità (bandi e agevolazioni) rivolte alle imprese
Principali misure a livello regionale
Focus: misure per l’ambito energetico
Regione Piemonte – Bando efficienza energetica ed energie rinnovabili nelle imprese
Lo scorso 13 febbraio con decreto direttoriale è stato approvato il bando di Regione Piemonte volto a sostenere investimenti per la riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti degli edifici ed impianti produttivi attraverso la razionalizzazione dei cicli produttivi, l’utilizzo efficiente dell’energia e la produzione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo. La misura ha una dotazione finanziaria complessiva pari a euro 91.800.000 suddivisa nelle seguenti Azioni:
- euro 68.000.000 per interventi di efficientamento energetico delle attività produttive e degli edifici delle imprese (Azione II.2i.2 – Efficientamento energetico nelle imprese);
- euro 23.800.000 per ridurre le emissioni di Co2 delle imprese attraverso l’installazione di impianti a fonti rinnovabili per la produzione di energia termica ed elettrica (Azione II.2ii.2 – Promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili nelle imprese). Gli interventi a valere sulla presente azione devono essere abbinati ad interventi di efficientamento energetico nell’ambito dell’Azione II.2i.2 “Efficientamento energetico nelle imprese”; oppure riguardare iniziative che implementano e rendono più performanti dal punto di vista energetico gli interventi realizzati con la programmazione POR FESR 2014-2020.
I soggetti beneficiari della misura sono le MPMI e le Grandi Imprese aventi almeno due bilanci e sede o unità locale – oggetto dell’intervento – ubicata in Piemonte, attiva e produttiva.
L’Azione per l’efficientamento energetico prevede le seguenti 5 linee di intervento:
- impianti di cogenerazione ad alto rendimento (CAR);
- interventi razionalizzazione dei cicli produttivi e utilizzo efficiente dell’energia;
- interventi efficientamento energetico di edifici delle imprese per la parte eccedente rispetto ai “requisiti minimi”;
- sistemi di building automation connessi agli interventi di efficientamento;
- sviluppo di processi innovativi per il risparmio energetico, compresa l’ingegnerizzazione di nuove linee di produzione efficienti.
Per le MPMI sono ammissibili investimenti con spesa compresa tra euro 80.000 e euro 3.000.000, iva inclusa; per le Grandi Imprese sono ammissibili investimenti aventi carattere di strategicità e spesa compresa tra euro 500.000 e euro 5.000.000, IVA inclusa.
L’Azione per la promozione delle energie rinnovabili prevede anch’essa 5 linee di intervento:
- impianti di cogenerazione ad alto rendimento (CAR), alimentati a fonti rinnovabili;
- installazione di impianti a fonti rinnovabili (FER) per la produzione di energia elettrica tramite l’impiego di energia idraulica e solare-fotovoltaica;
- installazione di impianti a fonti rinnovabili per la produzione di energia termica tramite l’impiego dell’energia dell’ambiente, geotermica, solare termica o da biomassa;
- produzione di idrogeno verde da energia elettrica rinnovabile;
- sistemi di accumulo/stoccaggio dell’energia prodotta di media e piccola taglia.
Per tale Azione gli interventi dovranno essere finalizzati all’autoconsumo dell’energia prodotta (nella stessa unità locale) e avere una spesa ammissibile compresa – IVA inclusa – tra euro 100.000 e 3.000.000 per le mPMI; ed euro 500.000 e euro 5.000.000 per le Grandi Imprese.
Ai fini dell’ammissibilità gli interventi devono essere attestati da diagnosi energetica eseguita da un tecnico abilitato, sulla base dei dati di consumo dei due anni precedenti la domanda, e durare massimo 24 mesi data di concessione. Gli interventi possono riguardare più unità locali della stessa impresa purché in Piemonte e non dovranno riguardare interventi necessari a conformarsi a norme dell’Unione già adottate.
L’agevolazione consiste in un finanziamento agevolato – 70% a valere sulle risorse FESR e almeno il 30% su fondi bancari – e in un contributo a fondo perduto, in funzione della dimensione dell’impresa, che complessivamente può coprire fino al 100% delle spese ammissibili dell’investimento:
- almeno 70% di finanziamento agevolato e fino al 30% di contributo a fondo perduto per le micro e piccole imprese;
- almeno 80% di finanziamento agevolato e fino al 20% di contributo a fondo perduto per le medie imprese;
- almeno 90% di finanziamento agevolato e fino al 10% di contributo a fondo perduto per le grandi imprese
Per le imprese con sede oggetto dell’intervento in un Comune ricompreso nelle aree 107.3.c. è prevista una maggiorazione del contributo a fondo perduto di 5 punti percentuali. La concessione dell’agevolazione a valere sull’Azione II.2ii.2 “Energie Rinnovabili” è subordinata alla concessione dell’agevolazione a valere sull’azione dedicata all’efficienza energetica. Le agevolazioni sono concesse ai sensi del Regolamento GBER (Reg. UE n. 651/2014).
Apertura sportello: 30 marzo 2023. Per la presentazione della domanda, l’impresa deve presentare lettera attestante l’avvenuta delibera bancaria redatta dalla Banca convenzionata con Finpiemonte. Procedura valutativa: a sportello, in ordine cronologico.
Scadenza: 29 settembre 2023
Regione Campania FESR 2021-27 – Avviso per l’efficientamento e risparmio energetico
Con una dotazione finanziaria di euro 50.000.000, la misura sostiene interventi di efficientamento, sostenibilità e risparmio energetico delle imprese, con conseguente riduzione delle emissioni di gas a effetto serra attraverso la riqualificazione energetica degli impianti e delle strutture produttive. Nello specifico, euro 5.000.000,00 sono destinati prioritariamente alle Grandi imprese e, in subordine, alle PMI; ed euro 45.000.000,00 a valere sul PR FESR 2021-2027 destinati esclusivamente alle PMI.
Possono accedere alle agevolazioni le imprese già costituite ed attive con sedi operative – in cui sarà realizzato il progetto – ubicate nel territorio della Regione Campania. Il bando agevola gli investimenti volti alla realizzazione di impianti di efficientamento energetico e di produzione di energia da fonti rinnovabili, articolati in due Linee di intervento.
Linea A – Efficientamento dei sistemi produttivi e delle strutture delle imprese:
- Rifasamento elettrico;
- Introduzione/sostituzione di motori, pompe, inverter, compressori o gruppi frigoriferi secondo le migliori tecnologie disponibili sul mercato;
- Coibentazioni compatibili con i processi produttivi;
- Recupero calore di processo da forni, trasformatori, motori o da altre apparecchiature;
- Sistemi di ottimizzazione del ciclo vapore;
- Isolamento dell’involucro opaco dell’edificio: pareti laterali esterne/interne o di quelle a contatto con zone non riscaldate, comprese le coperture, ovvero di tutte le superfici opache disperdenti;
- Sostituzione di serramenti ed infissi e/o delle superfici vetrate;
- Sostituzione di impianti di riscaldamento/raffrescamento con impianti alimentati da caldaie a gas a condensazione o con impianti alimentati da pompe di calore ad alta efficienza;
- Sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore o a collettore solare per la produzione di acqua calda sanitaria, integrati o meno nel sistema di riscaldamento dell’immobile;
- Sistemi di building automation e sistemi di controllo per l’illuminazione e la climatizzazione interna mediante timer, sensori di luminosità, presenza, movimento, concentrazione di umidità, CO2 o inquinanti;
- Sistemi per la gestione e il monitoraggio dei consumi energetici;
- Sistemi di climatizzazione passiva (sistemi di ombreggiatura, filtraggio dell’irradiazione solare, sistemi di accumulo, serre solari, sistemi trasporto luce naturale, etc.);
- Sistemi di efficientamento di illuminazione.
Linea B – Impianti per la produzione di energia proveniente da FER delle imprese[1]:
- Impianti fotovoltaici con o senza accumulo;
- Mini-eolici ubicati all’interno dell’unità produttiva;
- Impianti solari termici;
- Impianti idroelettrici;
- Impianti geotermici;
- Generatori alimentati da biomassa, da gas di discarica, da gas residuati dai processi di depurazione e da biogas.
Ai fini dell’ammissibilità gli investimenti devono prevedere un programma di spesa compreso tra euro 150.000,00 e euro 2.000.000,00; essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione e avere una durata non superiore a 18 mesi.
Rientrano tra le spese ammissibili: (i) acquisto ed installazione di impianti, componenti, sistemi, programmi informatici, nuovi di fabbrica, compresi gli investimenti a maggior contenuto trasformativo volti alla sostenibilità della produzione in termini di risparmio energetico; (ii) opere edili ed impiantistiche strettamente necessarie e connesse alla realizzazione del Progetto di investimento e ad esclusivo asservimento degli impianti oggetto di finanziamento; (iii) spese tecniche-amministrative relative al progetto. Sono agevolabili i costi esclusivamente connessi a programmi di spesa finalizzati al conseguimento di un livello più elevato di efficienza energetica e di tutela dell’ambiente.
Il bando prevede la concessione di contributi in conto capitale – in regime di Temporary Crisis Framework (Ucraina) – nelle seguenti aliquote:
- Efficienza energetica: 65% per le piccole imprese, 55% per le medie imprese e 45% per le grandi imprese;
- Produzione di energia da fonti rinnovabili: 80% per le piccole imprese, 70% per le medie imprese e 60% per le grandi imprese.
Le misure di aiuto previste dal presente avviso possono essere cumulate con altre forme di sostegno in conformità con il Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato. Prevista una procedura valutativa con graduatoria.
Scadenza: 13 aprile 2023, salvo esaurimento anticipato delle risorse.
Regione Sicilia: PSC 2014-2020 – Aiuti alle imprese per i maggiori costi legati alla crisi energetica “Bonus Energia”
Con risorse pari a euro 150.000.000, la misura sostiene il fabbisogno di liquidità delle imprese attive e con sedi operative in Sicilia, dovuto all’incremento delle spese energetiche causato dalla crisi internazionale.
L’aiuto è concesso nella misura del 30% dell’aumento – rispetto alle tariffe 2021 – del costo energetico riferito al periodo dal 1° febbraio 2022 alla data dell’ultima fattura di fornitura disponibile, per un importo massimo erogabile di euro 20.000 per impresa. L’agevolazione è prevista solo per le imprese aventi registrato un aumento minimo delle spese energetiche (gas, elettrico o entrambi) pari a euro 3.000,00.
Le fatture devono essere emesse nei confronti dell’impresa richiedente e possono essere riferite ad una o più sedi operative ubicate in Sicilia, fino ad un massimo di tre sedi. In tal caso, l’impresa deve presentare un’unica domanda di agevolazione e il differenziale sarà considerato in maniera cumulata. La sede operativa per la quale si chiede l’agevolazione deve essere registrata presso il registro imprese in data antecedente al 1° febbraio 2021. L’erogazione dell’aiuto avverrà in unica soluzione mediante accredito sul conto corrente bancario e/o postale dell’impresa richiedente indicato nella domanda di agevolazione.
Gli aiuti possono essere cumulati con altre forme di sostegno in conformità con quanto previsto dal Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito del conflitto Russia – Ucraina.
Scadenza: 14 marzo 2023
Focus: misure per startup
Regione Emilia Romagna: Fondo Starter
Il Fondo Starter di Regione Emilia-Romagna mira a favorire la nascita di nuove imprese e sostenere la crescita di quelle aventi massimo cinque anni di attività. Con una dotazione finanziaria di quasi 13 milioni di euro, lo strumento finanziario rotativo di credito agevolato si rivolge alle piccole imprese singole e associate, operanti nei settori della S3 – Strategia di specializzazione intelligente e avviate da non oltre 5 anni dalla presentazione della domanda.
Sono agevolabili le seguenti voci di spesa:
- investimenti per l’innovazione di prodotto, dei servizi e per lo sviluppo organizzativo, messa a punto dei prodotti e servizi da parte di piccole imprese con potenzialità concrete di sviluppo, consolidamento e creazione di nuova occupazione sulla base di piani industriali, afferenti in particolare agli ambiti della S3, anche attraverso percorsi di rete;
- introduzione e impiego di strumenti ICT nelle forme di servizi e soluzioni avanzate con acquisti di soluzioni customizzate di software e tecnologie innovative per la manifattura digitale;
- interventi su immobili strumentali (acquisto, ampliamento e/o ristrutturazione);
- acquisto di macchinari, attrezzature, hardware e software, arredi strettamente funzionali;
- acquisizione di brevetti, licenze, marchi, avviamento;
- spese per partecipazione a fiere promozionali;
- consulenze tecniche e/o specialistiche
- spese del personale adibito al progetto;
- materiale e scorte;
- locazione dei locali adibiti ad attività;
- produzione di documentazione tecnica necessaria per la presentazione della domanda (ad esempio, business plan).
L’agevolazione concessa dal Fondo Starter consiste in un finanziamento a tasso agevolato fino al 100% del costo del progetto progetto, a valere per il 70% sulle risorse pubbliche del Por Fesr 2014-2020 e per il 30% sulle risorse messe a disposizione degli istituti di credito convenzionati. Caratteristiche del mutuo chirografario:
- tasso di interesse pari allo 0,00% per la quota avente provvista pubblica;
- tasso di interesse pari all’Euribor 6 mesi mmp + spread massimo del 4,75% per la parte di finanziamento con provvista bancaria;
- durata compresa tra 36-96 mesi (preammortamento max di 12 mesi);
- importo compreso tra euro 20.000 e euro 300.000.
Scadenza: 22 marzo 2023
Regione Lombardia: Bando Nuova Impresa 2023
Con deliberazione n. 7699 del 28 dicembre 2022 la Giunta di Regione Lombardia ha approvato i criteri dell’edizione 2023 del bando Nuova impresa, promosso in collaborazione con il Sistema Camerale lombardo.
Per la misura sono state messe a disposizione risorse iniziali di euro 1.000.000 per l’erogazione di contributi a copertura delle spese connesse alla creazione di nuove imprese, volti a sostenere l’avvio di nuove imprese e l’autoimprenditorialità, anche in forma di lavoro autonomo con partita IVA individuale. Come le scorse edizioni, il bando si rivolge alle:
- mPMI aventi aperto una nuova impresa (sede legale e operativa) in Lombardia a partire dal 1° gennaio 2023 e fino alla data di chiusura dello sportello stabilita dal bando attuativo (non oltre aprile 2024) e che sono in regola con l’iscrizione al Registro delle imprese e risultano attive. L’impresa deve essere iscritta e attiva dal 1° gennaio 2023 e con partita IVA attiva nel termine massimo di 12 mesi precedenti all’iscrizione al Registro delle Imprese. Non sono ammissibili le attivazioni di una nuova sede operativa sul territorio Lombardo da parte di imprese già esistenti;
- Lavoratori autonomi con partita Iva individuale non iscritti al Registro delle Imprese, aventi dichiarato l’inizio attività ad uno degli uffici locali dell’Agenzia delle Entrate ovvero ad un ufficio provinciale dell’imposta sul valore aggiunto, con partita IVA attribuita dall’AdE attiva dal 1° gennaio 2023 e domicilio fiscale in Lombardia.
Il bando agevola le spese per l’avvio della nuova impresa, sostenute e quietanzate dopo la data di apertura della partita IVA all’Agenzia delle Entrate e fino alla data di presentazione della domanda, e in ogni caso per spese sostenute e quietanzate entro il 31 dicembre 2023.
Sono ammissibili, al netto di IVA, le seguenti tipologie di spesa in conto capitale:
- acquisto di beni strumentali, macchinari, attrezzature, arredi nuovi e durevoli, incluse le spese per il montaggio, trasporto, manodopera e realizzazione di strutture, anche in muratura, strettamente collegate e funzionali all’attività svolta;
- acquisto di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e saas e simili, brevetti e licenze d’uso sulla proprietà intellettuale, fino al 60% della spesa totale di progetto;
- acquisto di hardware;
- registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e per le certificazioni di qualità.
Per la parte in conto corrente sono ammissibili le seguenti voci di spesa:
- onorari notarili e costi relativi alla costituzione d’impresa;
- onorari per prestazioni e consulenze relative all’avvio d’impresa, nei seguenti ambiti: marketing e comunicazione; logistica; produzione; personale; organizzazione, sistemi informativi e gestione di impresa; contrattualistica; contabilità e fiscalità;
- consulenze specialistiche legate alla registrazione allo sviluppo di marchi e brevetti, nonché per le certificazioni di qualità di cui alla relativa voce di spesa in conto capitale;
- canoni di locazione della sede legale e operativa della nuova impresa;
- sviluppo di un piano di comunicazione e strumenti di comunicazione e promozione.
Per le partite IVA sono ammissibili le spese sostenute e quietanzate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023; per le mPMI sono ammissibili le spese sostenute e quietanzate a seguito di avvio dell’impresa ed iscrizione al Registro delle Imprese dal 1° gennaio 2023 (con partita IVA aperta entro 12 mesi precedenti all’iscrizione al Registro delle Imprese) ed entro il 31 dicembre 2023.
Previsto un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili, per un importo massimo erogabile di euro 10.000,00.
L’agevolazione viene erogata – ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 (de minimis) – a fronte di un investimento composto da spese in conto conto capitale e spese in conto corrente, per un importo minimo ammissibile di euro 3.000. Possono essere presentate anche domande di contributo che prevedano esclusivamente spese in conto capitale. L’apertura della nuova edizione del bando “Nuova Impresa” è prevista per aprile 2023. Ogni impresa o professionista può presentare una sola domanda di agevolazione ed è prevista una procedura valutativa a sportello a rendicontazione, secondo l’ordine cronologico di invio della richiesta e fino ad esaurimento delle risorse a disposizione.
Scadenza: in attesa del bando attuativo.
[1] L’aiuto di cui alla Linea B è concesso solamente a nuovi impianti.
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