PwC TLS Newsletter | Selezione delle principali opportunità a livello nazionale e regionale – Maggio 2023

PwC TLS, presenta una selezione di opportunità (bandi e agevolazioni) rivolte alle imprese

Principali misure a livello nazionale

SIMEST – Sostegno alle imprese italiane esportatrici in Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia

Dal 3 maggio è operativo – con nuovi termini e condizioni – lo strumento di Simest a sostegno delle PMI e Mid Cap[1]:

  • esportatrici in Ucraina, Federazione Russa e/o Bielorussia che abbiano registrato nel 2022 un calo di fatturato di almeno il 20% a livello aggregato verso tali geografie, rispetto al fatturato medio estero realizzato nel biennio precedente;
  • esportatrici (verso qualunque geografia) con approvvigionamenti da Ucraina, Federazione Russa e/o Bielorussia, aventi registrato (i)un aumento del costo medio unitario di tali approvvigionamenti di almeno il 20% rispetto alla media del biennio 2020-2021, oppure(ii) una riduzione dei medesimi approvvigionamenti (diretti e/o indiretti) pari ad almeno il 20% rispetto alla media del biennio 2020-2021.

La prima misura intende sostenere le imprese colpite dalla crisi a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina, in quanto esportatrici dirette verso l’Ucraina, Federazione Russa e/o Bielorussia, con la conseguente perdita di fatturato e relativo perturbamento dei flussi commerciali. Nello specifico, la misura sostiene interventi per il recupero di quote di fatturato estero perso e per l’individuazione di nuovi mercati alternativi, al fine di mantenere e salvaguardare la competitività delle imprese sui mercati internazionali.  I soggetti beneficiari sono le PMI e Mid Cap italiane, iscritte ed attive nel Registro delle Imprese, aventi:

  • sede legale o residenza fiscale e una sede operativa in Italia attive alla data del 31 dicembre 2021 oltre che al momento della presentazione della domanda;
  • almeno due bilanci depositati;
  • fatturato export medio nel biennio 2020-2021 – derivante da esportazioni dirette verso Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia – pari ad almeno il 10% rispetto al fatturato estero totale.

Ai fini dell’ammissibilità l’impresa deve attestare, in relazione al 2022, un calo di fatturato estero a livello aggregato verso l’Ucraina, Federazione russa e/o Bielorussia di almeno il 20% rispetto al fatturato estero medio complessivo realizzato nel biennio precedente verso le medesime geografie.

L’agevolazione può coprire il 100% delle spese ammissibili, sostenute dopo la concessione dell’agevolazione, relative a:

  1. investimenti produttivi, anche in Italia, tra cui:
    • acquisto/leasing finanziario di macchinari, apparecchiature ad uso produttivo, impianti e beni strumentali o potenziamento/riconversione di beni produttivi e strumentali esistenti;
    • tecnologie hardware, software e digitali, incluso il potenziamento/riconversione di tecnologie esistenti;
  2. investimento commerciale in un Paese estero, a sostegno del recupero di quote del fatturato estero dell’impresa;
  3. investimenti per la sostenibilità dell’impresa (es. interventi di efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc.);
  4. spese per consulenze, spese promozionali, eventi internazionali in Italia e all’estero finalizzati all’individuazione di mercati esteri alternativi o al potenziamento della presenza su mercati esteri alternativi;
  5. spese per certificazioni e/o omologazioni di prodotto e la registrazione di marchi, brevetti, in mercati esteri alternativi.

Qualora in fase di rendicontazione l’impresa dimostri di aver subito nel 2022 un incremento dei costi energetici superiore al 100% rispetto al 2021, è possibile destinare fino al 40% dell’importo deliberato per investimenti volti al rafforzamento patrimoniale.

La misura prevede la concessione di:

  • un finanziamento agevolato a tasso zero, in regime “de minimis”, della durata di 6 anni, con importo compreso tra euro 50.000 e euro 2.500.000 in funzione della classe di scoring, e comunque non superiore al 25% dei ricavi medi risultati dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’impresa;
  • un co-finanziamento a fondo perduto fino al 40% dell’intervento agevolativo complessivo, nei limiti dell’importo massimo di agevolazione in regime di Temporary Crisis and Transition Framework, pari a euro 2.000.000 per impresa unica.[2]

Le novità rispetto alla precedente operatività della misura sono le seguenti:

  • presenza di almeno due bilanci depositati,anziché tre;
  • incremento degli importi massimi finanziabili fino a euro 2.500.000 – rispetto ai precedenti euro 1.500.000 – di cui fino al 40% a fondo perduto;
  • incremento della soglia europea massima di agevolazione concedibile in regime di Temporary Crisis and Transition Framework pari a euro 2.000.000 per impresa, previa autorizzazione della misura da parte della Commissione europea;
  • possibilità di destinare fino al 40% dell’intervento agevolativo a investimenti per il rafforzamento patrimoniale;
  • riduzione al 10% della quota di fatturato estero realizzato da Ucraina, Federazione russa e/o Bielorussia rapportato al fatturato estero totale dell’impresa richiedente.

Scadenza: 31 ottobre 2023, salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse.

SIMEST: Sostegno alle imprese esportatrici con approvvigionamenti da Ucraina, Federazione Russa e/o Bielorussia

La seconda misura mira a sostenere le imprese esportatrici (verso qualunque geografia) con approvvigionamenti – singolarmente, a livello di filiera o a livello di Gruppo – da Ucraina, Federazione Russa e/o Bielorussia e che, a seguito della crisi in Ucraina, hanno subìto un impatto negativo sulle esportazioni a causa delle difficoltà e dei rincari degli approvvigionamenti. I soggetti beneficiari sono le PMI e MidCap italiane, iscritte e attive nel Registro delle Imprese, aventi:

  • almeno due bilanci depositati;
  • un rapporto fatturato export medio complessivo nel biennio 2020-2021 pari ad almeno il 10% del fatturato medio totale nel medesimo biennio;
  • registrato sulla base dei bilanci 2020 e 2021, approvvigionamenti diretti da Ucraina, Federazione Russa e/o Bielorussia.

In assenza dei requisiti sopra citati, sono ammissibili anche le imprese che dichiarano – alternativamente – sulla base dei bilanci 2020 e 2021 di:

  • approvvigionarsi da fornitori con approvvigionamenti diretti e/o indiretti da Ucraina, Russia o Bielorussia;
  • far parte di un Gruppo in cui almeno una impresa si è approvvigionata direttamente e/o indirettamente da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia.

Per la stipula del contratto che regola l’agevolazione, l’impresa deve attestare – con riferimento al 2022 – il rispetto di almeno uno tra i seguenti requisiti:

  • un aumento del costo medio unitario degli approvvigionamenti da Ucraina, Federazione russa e/o Bielorussia e/o da geografie alternative di approvvigionamento, pari almeno al 20% rispetto alla media del biennio 2020-2021;
  • una riduzione dei quantitativi degli approvvigionamenti da Ucraina, Federazione russa e/o Bielorussia, pari almeno al 20% rispetto alla media del biennio precedente.

L’agevolazione può coprire il 100% delle spese ammissibili, sostenute dopo la concessione dell’intervento agevolativo, relative a: a) investimenti produttivi; b) investimenti per la sostenibilità in Italia; c) studi, consulenze; d) eventi internazionali; e) marchi, brevetti, ecc. In alternativa, qualora in fase di rendicontazione l’impresa dimostri di aver subito nel 2022 un incremento dei costi energetici superiore al 100% rispetto al 2021, è possibile destinare fino al 40% dell’agevolazione a investimenti per il rafforzamento patrimoniale.

Anche in questo caso, l’agevolazione consiste in un:

  • finanziamento agevolato a tasso zero, in regime “de minimis”, della durata di 6 anni, con importo compreso tra euro 50.000 e euro 2.500.000 in funzione della classe di scoring, e comunque non superiore al 25% dei ricavi medi risultati dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’impresa;
  • co-finanziamento a fondo perduto fino al 40% dell’intervento agevolativo complessivo, nei limiti dell’importo massimo di agevolazione in regime di Temporary Crisis and Transition Framework pari a euro 2.000.000 per impresa, previa autorizzazione della misura da parte della Commissione europea.

Oltre alle novità sopra riportate, rispetto alla precedente edizione, la misura prevede:

  • l’eliminazione della quota minima di approvvigionamenti da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia;
  • l’accessibilità al finanziamento anche nel caso di impatto sugli approvvigionamenti del Gruppo di appartenenza.

Scadenza: 31 ottobre 2023, salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse.

Parco Agrisolare 2023

Lo scorso aprile il Ministero dell’Agricoltura ha adottato la proposta di decreto relativa al nuovo bando “Parco Agrisolare”. La misura rientra nell’ambito del PNRR, M2C1 “Economia circolare e agricoltura sostenibile”, ed ha come obiettivo quello di sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica solare nel settore agricolo e agroindustriale. Possono richiedere il contributo:

  • gli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
  • le imprese agroindustriali;
  • le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’articolo 2135 del codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001 n. 228.

In particolare, sono agevolabili gli interventi che prevedono l’acquisto e l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di fabbricati strumentali all’attività dei soggetti beneficiari. Unitamente a tale attività, possono essere eseguiti uno o più interventi complementari di riqualificazione energetica dei fabbricati, quali la rimozione e lo smaltimento dell’amianto dai tetti, la realizzazione dell’isolamento termico e la realizzazione di un sistema di aerazione.

Ad oggi le risorse impegnate dalle domande presentate nel 2022 ammontano a circa euro 506 milioni, pari al 33% della dotazione finanziaria complessiva di euro 1,5 miliardi. Il decreto ministeriale introdurrebbe importanti novità volte a favorire la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, nonché ad ampliare la platea dei potenziali beneficiari. Tra queste:

  • innalzamento della soglia massima di potenza degli impianti fotovoltaici dagli attuali 500 kWp fino a 1.000 KWp;
  • spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo incrementato fino a euro 100.000,00;
  • spesa massima ammissibile per i dispositivi di ricarica aumentata fino a euro 30.000,00;
  • possibilità di calcolare il fabbisogno di energia termica complessivo dell’impresa senza il vincolo del doppio dell’autoconsumo di energia elettrica.

Inoltre, è previsto un incremento del contributo a fondo perduto e l’introduzione del concetto di “autoconsumo condiviso” da parte di gruppi di imprese:

I. Imprese della produzione agricola, a cui sono destinati euro 775.000.000, di cui: 

  1. euro 700.000.000 per la concessione di contributi a fondo perduto dell’80%, con vincolo di autoconsumo, eventualmente condiviso;
  2. euro 75.000.000 per contributi del 30% senza vincolo di autoconsumo.

II. Imprese della trasformazione di prodotti agricoli, a cui sono riservati euro 150.000.000 per la concessione di contributi a fondo perduto, senza vincolo di autoconsumo, fino al:

  • 80% per fasce di potenza comprese tra  6-200 kWp;
  • 65% per fasce di potenza  comprese tra 200-500 kWp;
  • 50% per fasce di potenza  comprese tra 500-1000 kWp.

III. Imprese della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli (agroindustria), a cui sono destinati euro 75.000.000 per contributi a fondo perduto del 30% senza il vincolo di autoconsumo.

Il testo del decreto sarà trasmesso alla Commissione Europea per la relativa autorizzazione.

Scadenza: in attesa della pubblicazione del bando attuativo.

Principali misure a livello regionale

Lombardia PR FESR 2021-2027: Sostegno alla competitività delle strutture ricettive alberghiere e non alberghiere

Con una dotazione finanziaria di euro 30.000.000, Regione Lombardia nell’ambito della  Programmazione Regionale FESR 2021-2027, ha istituito un bando a sostegno delle strutture ricettive, per la riqualificazione o  realizzazione di strutture ricettive alberghiere e non alberghiere in forma in forma giuridica d’impresa.

Sono ammissibili i progetti di intervento con un importo minimo di investimento pari a euro 80.000, relativi a:

  1. riqualificazione di strutture ricettive alberghiere e di strutture ricettive non alberghiere, in esercizio alla data di presentazione della domanda;
  2. realizzazione di nuove strutture ricettive alberghiere e non alberghiere.

Il bando si rivolge alle PMI aventi sede operativa in Lombardia e regolarmente costituite che, in caso di riqualificazione di struttura ricettiva alberghiera o non alberghiera già esistente, esercitano – ai sensi di SCIA o altro titolo abilitativo – le seguenti attività:

  • ricettiva alberghiera (alberghi o hotel, residenze turistico-alberghiere, condhotel, alberghi diffusi);
  • ricettiva non alberghiera all’aria aperta (villaggi turistici, campeggi e aree di sosta);
  • ricettiva non alberghiera (case per ferie,ostelli per la gioventù, case e appartamenti vacanze in forma imprenditoriale,foresterie lombarde,locande, rifugi alpinistici o escursionistici).

Nel caso di nuova struttura ricettiva, i beneficiari sono le PMI che dichiarano l’intenzione di esercitare una delle tipologie di attività ricettiva sopra elencate e comprovate mediante l’ottenimento – entro e non oltre la richiesta di erogazione del saldo – di SCIA o altro titolo abilitativo.

Qualora il soggetto richiedente fosse proprietario o gestore di un immobile di proprietà di una persona fisica, sono agevolabili le seguenti spese:

  1. arredi macchinari attrezzature hardware e software;
  2. opere edili-murarie e impiantistiche;
  3. progettazione e direzione lavori per un massimo del 8% delle spese ammissibili di cui alla lettera b);
  4. spese generali determinate con un tasso forfettario pari al 7% delle spese ammissibili di cui alle precedenti lettere a), b).

Diversamente, qualora il richiedente è gestore di un immobile di proprietà diverso da una persona fisica, sono ammissibili le spese per:

  1. arredi macchinari attrezzature hardware e software;
  2. opere edili-murarie e impiantistiche unicamente per i costi delle opere strettamente funzionali e necessarie all’installazione di arredi, macchinari, attrezzature, hardware e software nella misura massima del 20% dei costi ammissibili per l’acquisto dei beni installati;
  3. spese generali determinate con un tasso forfettario pari al 7% delle spese ammissibili di cui alle precedenti lettere a), b).

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili, consesso in:

  • Regime De Minimis per le imprese costituite a partire dal 1° ottobre 2022, per un importo massimo erogabile di euro 200.000;
  • Regime quadro regionale per il sostegno alle imprese presenti sul territorio regionale colpite dalla crisi[3] per le aziende costituite entro il 30 settembre 2022, per un importo massimo erogabile di euro 500.000.

Scadenza: 29 giugno 2023

Emilia-Romagna PR FESR 2021-2027: Bando per il sostegno a progetti di internazionalizzazione delle PMI, Consorzi e aggregazioni di PMI

Con delibera della Giunta regionale, Regione Emilia-Romagna ha pubblicato lo scorso aprile un nuovo bando a sostegno di progetti di internazionalizzazione e promozione internazionale. La misura si rivolge alle micro imprese, piccole e medie imprese (PMI) e Consorzi, in forma singola o aggregata, con sede legale o unità operativa in Emilia Romagna.

Il bando agevola interventi finalizzati a realizzare percorsi di internazionalizzazione che abbiano come obiettivo un’area geografica omogenea e che si avvalgono di consulenze, partecipazione a fiere o eventi promozionali nei paesi target, azioni di marketing digitale e realizzazione di materiale promozionale. Ai fini dell’ammissibilità, il progetto dovrà prevedere un investimento minimo pari a:

  • euro 30.000 per i richiedenti in forma singola;
  • euro 50.000 per le aggregazioni.

Sono ammissibili esclusivamente le tipologie di spesa sostenute a partire dalla data di presentazione della domanda e fino al 31 dicembre 2024, relative a:

  1. Assessment, consulenze finalizzate all’accrescimento delle potenzialità del beneficiario;
  2. Temporary Export  Manager e/o Digital Export: sviluppo delle competenze interne attraverso l’utilizzo da parte del beneficiario di un TEM o DEM;
  3. Marketing digitale;
  4. Consulenza per business online;
  5. Materiale promozionale;
  6. Fiere internazionali;
  7. B2B ed eventi;
  8. Costi generali;
  9. Esclusivamente per le aggregazioni (ATI/ATS e Reti di imprese) e per i Consorzi, costi del personale per la gestione e il coordinamento del progetto.

L’agevolazione è concessa, in regime De Minimis, nella forma di contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili, per un importo massimo erogabile di euro 60.000 per le imprese singole e euro 150.000 per ATI/ATS, Reti e per i Consorzi.

Scadenza: 21 giugno 2023


[1] Imprese non qualificabili come PMI e con un numero di dipendenti che non superi le 1.500 unità.

[2] La concessione della quota di cofinanziamento a fondo perduto è subordinata alla preventiva autorizzazione della misura da parte della Commissione europea.

[3] Valido fino al 31 dicembre 2023.

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