A cura di Fabrizio Cascinelli, Francesco Della Scala, Silvia Brezigia
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 9 giugno 2023, il primo Regolamento europeo volto ad armonizzare tra gli Stati membri la disciplina relativa alle cripto-attività (Regolamento (UE) 2023/1114 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 maggio 2023, relativo ai mercati delle cripto-attività e che modifica i regolamenti (UE) n. 1093/2010 e (UE) n. 1095/2010 e le direttive 2013/36/UE e (UE) 2019/1937).
Si tratta del cd. Regolamento MICAR (Market in Crypto-Assets Regulation), volto a far fronte alla frammentazione del quadro giuridico applicabile alle cripto-attività e, più precisamente, agli offerenti o alle persone che ne chiedono l’ammissione alla negoziazione e ai prestatori di servizi ad esse collegati.
L’oggetto del Regolamento MICAR è ampio e chiaramente definito; si legge, infatti, che il Regolamento stabilisce (in 149 articoli suddivisi in nove Titoli):
- gli obblighi di trasparenza e informativa per l’emissione, l’offerta al pubblico e l’ammissione di cripto-attività alla negoziazione su una piattaforma di negoziazione per cripto-attività;
- i requisiti per l’autorizzazione e la vigilanza dei prestatori di servizi per le cripto-attività, degli emittenti di token collegati ad attività e degli emittenti di token di moneta elettronica, nonché per il loro funzionamento, la loro organizzazione e la loro governance;
- i requisiti per la tutela dei possessori di cripto-attività nell’emissione, nell’offerta al pubblico e nell’ammissione alla negoziazione di cripto-attività;
- i requisiti per la tutela dei clienti di prestatori di servizi per le cripto-attività;
- le misure volte a prevenire l’abuso di informazioni privilegiate, la comunicazione illecita di informazioni privilegiate e la manipolazione del mercato in relazione alle cripto-attività, al fine di garantire l’integrità dei mercati delle cripto-attività.
Con riferimento all’ambito di applicazione, il Regolamento MICAR si applicherà agli emittenti e agli offerenti di cripto-attività (per i quali sono previste regole diverse a seconda della tipologia di cripto-attività emessa) nonché ai prestatori di servizi relativi alle cripto-attività.
Il nuovo Regolamento definisce la “cripto-attività” come “una rappresentazione digitale di un valore o di un diritto che può essere trasferito e memorizzato elettronicamente, utilizzando la tecnologia a registro distribuito o una tecnologia analoga”; nello specifico il Regolamento delinea tre tipologie di cripto-attività: token collegati ad attività (asset-referenced token), token di moneta elettronica (e-money token) e utility token e per ciascuna tipologia sono stabilite regole specifiche.
Non rientrano nell’ambito di applicazione del nuovo Regolamento le cripto-attività che sono uniche e non fungibili con altre cripto-attività nonché le cripto-attività che rientrano nelle definizioni di strumenti finanziari, depositi (compresi i depositi strutturati), fondi (eccetto ove siano qualificabili come token di moneta elettronica), posizioni inerenti a cartolarizzazione, prodotti assicurativi non vita o vita, prodotti pensionistici, schemi pensionistici aziendali o professionali, prodotti pensionistici, prodotti pensionistici individuali paneuropei; è demandato ad ESMA il compito di definire (mediante Orientamenti) i criteri e le condizioni per stabilire quando una cripto-attività debba essere ritenuta sostanzialmente equivalente a uno strumento finanziario a prescindere dalla sua forma.
Pare utile segnalare che gli enti creditizi autorizzati (a norma della Direttiva 2013/36/UE) che offrono o chiedono l’ammissione alla negoziazione di token collegati ad attività saranno soggetti a tutti i requisiti che si applicano agli emittenti di token collegati ad attività, ad eccezione dei requisiti di autorizzazione, dei requisiti di fondi propri e della procedura di approvazione per quanto riguarda gli azionisti qualificati, in quanto tali materie sono già disciplinate dalla specifica normativa settoriale.
Il Regolamento MICAR entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, quindi il 29 giugno 2023, e si applicherà a decorrere dal 30 dicembre 2024; tuttavia i requisiti stabiliti per i token collegati ad attività e per i token di moneta elettronica si dovranno applicare dal 30 giugno 2024.
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